Obbligo vaccinale docenti: decisione paradossale con 50 studenti per classe
Sono ore frenetiche per la decisione sull’obbligo vaccinale al personale scolastico. Il governo, di fatto, delega la decisione al Cts, che in realtà si è già abbondantemente espresso, sottolineando la necessità di riaprire in sicurezza. Ma è evidente come la patata sia molto bollente per essere presa in mano solo da qualcuno. Diritto alla privacy e costituzione sono lì a ricordare che l’obbligo alla vaccinazione è tema troppo delicato per essere trattato senza la massima prudenza. La norma che regola l’eventuale obbligo vaccinale per la scuola non sarà inserita nel prossimo decreto legge. Gli esperti nominati dal Governo indicano sostanzialmente l’importanza di vaccinare il personale e gli studenti sopra i 12 anni.
Sovrannumero delle classi
In tutto ciò il paradosso è che nulla o quasi si sta facendo per arginare un problema di sicurezza che da solo limiterebbe e non poco il rischio di contagi nella scuola italiana. Ci riferiamo al sovrannumero delle classi, nelle quali si arriva a numeri eccessivi, anche 50.
Se l’anno scorso si poteva comprendere la sorpresa e l’impreparazione nel gestire una pandemia che era esplosa sul finire dell’anno scolastico, e che pareva sopita in estate salvo poi riesplodere in autunno, è evidente come quest’anno giustificazioni non possano essercene.
Rischio didattica a distanza
Eppure ci si preoccupa di tamponi, vaccini ed eventuale didattica a distanza, senza provvedere al primo dispositivo di sicurezza che andrebbe messo in campo: la riduzione del numero di alunni per classe. Senza questo provvedimento, per il quale probabilmente si è già in ritardo ormai, appare marginale persino l’obbligo vaccinale.
Sdoppiare le classi, soprattutto quelle con un numero di ragazzi superiore ai 25, diventa la priorità per consentire una gestione sicura dell’anno scolastico, anche in caso di focolai. Per i quali si pensa al green pass, ma che diventerebbe caricaturale in una classe che di inverno ospita 50 alunni in 30 metri quadri con finestre chiuse e aria irrespirabile.