Vaccinazione docenti entro il 20 agosto, altrimenti scatta obbligo e licenziamenti
Con il Green Pass per ristoranti, cinema e palestre, il Governo mette a segno un duro colpo nei confronti dei ‘no vax’ Covid. Entro il 6 agosto si prevede un boom di prenotazioni per il vaccino da parte di coloro i quali, titubanti, non avevano ancora deciso di immunizzarsi. Le restrizioni decise da Draghi però spingono a mettersi in regola prima possibile, per non dover rinunciare a una parte di vita sociale importante. Il rischio è però che si sia raggiunta una fascia di età, quella dei più giovani, che non costituisce lo zoccolo duro dei soggetti a rischio ricovero in caso di complicanze Covid.
Mettere in sicurezza la scuola
Adesso si deve mettere in sicurezza la scuola, con la vaccinazione degli studenti dai 12 in poi e del personale scolastico. L’obiettivo è riuscire a risolvere tutto entro il 20 agosto, in tempo per la riapertura delle scuole. Il Comitato tecnico scientifico, in questo senso, non ha avuto dubbi nell’esprimere parere favorevole nei confronti della vaccinazione dei ragazzi dai 12 anni in su.
Ma ancor più importante sarà raggiungere la massima copertura vaccinale del personale scolastico. La speranza è che si raggiunga un buon numero di vaccinati già con queste prime restrizioni legate al Green Pass. Altrimenti si dovrà provvedere in altro modo. Entro il 20 agosto si dovrà arrivare a fare una stima più precisa dei numeri riguardanti vaccinati e non.
Obbligo vaccinale o licenziamento
Per fare questo, servirà una generica “quantificazione” delle mancate adesioni a fini statistici, nel rispetto della privacy e delle scelte personali. L’obiettivo del Governo è avere entro i primi dieci giorni di settembre il 60% dei ragazzi vaccinati per poter tornare in presenza o con pochissime limitazioni.
Prima del 20 agosto ci si augura che tutta la categoria spontaneamente decida di vaccinarsi, in caso contrario il Governo non potrà fare a meno di introdurre l’obbligo vaccinale. In caso di mancata vaccinazione, per i ragazzi scatterebbe la didattica a distanza. Per i docenti e il personale scolastico, spostamento ad altre mansioni o addirittura ipotesi licenziamento.