Scuola

Concorso ordinario scuola: quanto dovrà attendere chi viene bocciato per un altro concorso

In virtù del responso immediato circa l’esito della prova scritta del concorso ordinario infanzia e primaria, molto candidati già hanno scoperto di non aver passato lo scritto, per cui guardano già al futuro. Che al momento è abbastanza incerto. Perchè se è vero che il ministro Bianchi ha assicurato che dal prossimo anno i concorsi si svolgeranno con cadenza annuale, è altrettanto vero che si tratta per il momento di intenzioni ancora tutte da trasformare in qualcosa di concreto.

Nessuna preclusione

La buona notizia, per chi ha la sfortuna in questi giorni di non riuscire a superare la prova è che al contrario di quanto era previsto fino a qualche tempo fa, non esiste alcuna preclusione all’opportunità di partecipare al prossimo concorso scuola. Che non si sa ancora quando si svolgerà, ma che sarà a disposizione di tutti i candidati che stanno partecipando al concorso attuale, senza alcuna preclusione.

Il Decreto Sostegni bis che inizialmente prevedeva nella sua prima stesura che “I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove” è stato poi modificato.

Concorso banditi con frequenza annuale

Nel testo finale del Decreto Legge, non c’è alcun vincolo relativo a pregresse bocciature. Ora resta da capire se quanto contenuto nel Decreto n. 325 del 5 novembre 2021, in cui si annuncia che “i concorsi sono banditi con frequenza annuale, nelle regioni e per i ruoli nei quali si preveda un’effettiva vacanza e disponibilità di posti nell’organico dell’autonomia” si trasformerà in realtà. Se nel 2022 dovesse essere confermato un nuovo concorso ordinario per infanzia e primaria, tutti coloro i quali non riescono a superare quello in corso, potranno riprovarci.

C’è anche attesa per capire a cosa corrisponderà, in termini di concorso, l’annuncio del Ministro Bianchi in cui spiegava che “dal 13 febbraio 2020, cioè da quando il governo è entrato in carica – ha spiegato – abbiamo da una parte riattivato il meccanismo dei concorsi, evitando qualsiasi sanatoria, e facendoli per 60.000 persone in ruolo, in modo da immettere nuove forze. Inoltre abbiamo fatto un bando per 40.000 persone che assumeremo entro la prossima primavera”.

In attesa del nuovo concorso straordinario

Questo nuovo concorso straordinario sarà riservato ai docenti non compresi tra quelli che partecipano alle assunzioni da GPS/elenchi aggiuntivi 2021/22 e che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, tre annualità di servizio nelle scuole statali (valutate come tali ai sensi dell’articolo 11/14 delle legge n. 124/99), anche non consecutive, negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui si partecipa.