Scuola

Quando chiudono le scuole per Natale? Le date sono diverse a seconda delle Regioni

A una settimana circa dalla vigilia, non è ancora chiaro quando chiudono le scuole per Natale. Tutta colpa dei dubbi ingenerati dai giorni scorsi dalla discussione attorno alla possibilità di lasciare i ragazzi a casa qualche giorno prima per evitare un’impennata dei contagi durante le feste natalizie, con il rischio di portare il virus dalle scuole all’interno delle famiglie.

Tutte le date di chiusura per Natale e rientro

Possibilità che al momento è stata bocciata dal ministro Bianchi, convinto che si debba continuare in presenza fino all’ultimo giorno utile, quello indicato dai singoli calendari scolastici regionali. E dunque a seconda delle regioni, indicativamente, le vacanze inizieranno il 23 o il 24 dicembre. Ancora più diversificata la data del rientro: si va dal 7 gennaio al 10 in alcune Regioni. Ecco l’elenco completo dei periodi scelti dalle singole regioni per le feste di Natale:

  • Lombardia: da giovedì 23 dicembre al 6 gennaio
  • Provincia di Bolzano: dal 24 dicembre al 9 gennaio
  • Toscana: dal 24 dicembre 2021 al 6 gennaio
  • Friuli Venezia Giulia: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Trentino: dal 23 dicembre al 6 gennaio
  • Valle d’Aosta: dal 23 dicembre all’8 gennaio
  • Campania: dal 23 dicembre all’8 gennaio
  • Piemonte: dal 24 dicembre al 10 gennaio
  • Veneto: dal 24 dicembre 2021 all’8 gennaio
  • Puglia: dal 24 dicembre al 9 gennaio
  • Lazio: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Molise: dal 23 dicembre all’8 gennaio
  • Basilicata: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Abruzzo: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Liguria: dal 24 dicembre al 9 gennaio
  • Emilia Romagna: da giovedì 23 dicembre al 6 gennaio
  • Sicilia: dal 23 dicembre al 6 gennaio
  • Umbria: dal 23 dicembre al 6 gennaio
  • Calabria: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Sardegna: dal 24 dicembre al 6 gennaio
  • Marche: dal 24 dicembre al 6 gennaio

Il caos della chiusura anticipata

Quanto alla possibilità di anticipare la chiusura delle scuole o di pensare a un prolungamento rispetto alle date previste per il rientro, al momento si tratta di ipotesi che il Governo esclude categoricamente. Negli ultimi giorni c’è stato un po’ di caos, con la notizia, poi smentita, che fosse stata la stessa Asl Lazio ad auspicare una fine anticipata delle lezioni. Bianchi: “Chiarisco immediatamente: nessuno ha mai pensato di alterare l’orario e il programma che avevamo dato sul calendario delle vacanze di Natale per le scuole”.

Il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso: “Leggo da più parti ipotesi di chiusura anticipata delle scuole e conseguente dad per i nostri studenti: falso. Al momento non è da prendere in considerazione alcuna ipotesi di anticipo delle vacanze natalizie”. “A chi auspica interruzioni della didattica in presenza rispondo con fermezza che la continuità della didattica in presenza sarà preservata e che la percentuale delle classi che ad oggi sono costrette alla didattica a distanza è assai ridotta: non più del 5% a livello nazionale. Non c’è ragione dunque oggi per causare una ulteriore deprivazione ai danni dei nostri ragazzi”, ha spiegato Rossano Sasso.

L’incognita contagi natalizi

Questa la situazione attuale. Resta l’incognita di capire cosa accadrà a 10-15 giorni dalla fine delle feste di Natale, in cui al contrario dello scorso anno non ci sarà alcuna limitazione, come avvenuto invece l’anno scorso, inerente coprifuoco o massimo di invitati per casa. Se la curva dei contagi dovesse salire bruscamente dopo Natale, il rientro a scuola potrebbe essere ridiscusso.