Tampone per tutti gli studenti il 7 gennaio: il rientro dalle vacanze di Natale fa paura
Rientro posticipato dalle vacanze di Natale, tamponi per tutti o Green Pass obbligatorio per gli studenti. Le ipotesi al vaglio in vista del rientro dopo la Befana a Gennaio 2022 sono tante, ma il punto comune e il presupposto è uno soltanto: l’aumento dei contagi tra la popolazione studentesca, specie quella più giovane e non vaccinata e vaccinabile, è preoccupante. E potrebbe esplodere definitivamente durante le festività natalizie, quando le occasioni di propagazione del virus si moltiplicheranno. Per questo si comincia già a discuterne adesso.
L’allarme dei presidi
A essere particolarmente preoccupati sono i presidi. Si fa portavoce di questa preoccupazione Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio: “A Roma e nel Lazio oltre un migliaio di classi sono in quarantena. Il primo ciclo (400 istituti circa) è il più colpito, ci sono scuole con 12 classi in dad su una media generale di più o meno 4 classi in didattica a distanza per scuola. La salita è stata repentina nel mese di dicembre”.
Paura per le festività di Natale: tampone per tutti
Sarà decisivo seguire l’andamento dell’epidemia durante le feste di Natale e soprattutto dopo. La sensazione è che le decisioni andranno prese proprio a ridosso della Befana, quando gli effetti del Capodanno potrebbero cominciare a produrre i primi effetti: “Vediamo il rientro a gennaio con una certa preoccupazione. Potrebbero essere d’aiuto misure restrittive durante le festività o a gennaio conteremo i nuovi positivi delle vacanze di Natale; come anche la vaccinazione dei piccoli, se partirà estensivamente. Ma resta il problema dell’asintomaticità degli studenti vaccinati alle secondarie superiori. Al rientro, la struttura sanitaria o commissariale dovrebbe organizzare un controllo capillare, a tappeto di tutti gli alunni. Il 7 gennaio dovrebbe essere dedicato a questa indagine e con ingresso scaglionato in classe, solo ad esito di tampone negativo”.
Green Pass per gli studenti
La soluzione più estrema sarebbe quella di introdurre il Green Pass scuola che per gli studenti. Questo però vorrebbe dire obbligare al vaccino o obbligare gli studenti a sottoporsi a un tampone continuamente. Le proteste delle famiglie sarebbero inevitabili: “Noi presidi siamo contrari all’obbligo di certificazione verde a scuola, perché lesivo del diritto allo studio. La misura preventiva del diffondersi dei contagi potrebbe essere il testing capillare condotto da Asl e struttura commissariale. Di quest’ultima però nel Lazio non abbiamo notizie. Per quanto riguarda l’attivazione del piano di supporto alle quarantene con il testing, che avrebbe dovuto gestire Figliuolo, infatti ad oggi non abbiamo ricevuto riscontri. Noi chiediamo da un anno il testing capillare, continuo e dettagliato. La struttura commissariale potrebbe intervenire in doppia funzione affiancando al già annunciato piano di supporto alle quarantene, l’effettuazione di tamponi continui, una volta a settimana, per individuare gli asintomatici”.