Conferma di tutti gli Ata Covid: modifica in extremis alla manovra
Carenza di personale, messa in malattia per virus stagionali e Covid, assenze del personale non vaccinato. Se le scuole e le segreterie sono già in difficoltà in questo fine anno scolastico, a un passo dalle vacanze di Natale, è facile immaginare che possa verificarsi un vero e proprio caos alla ripresa delle lezioni di gennaio (la cui data in presenza è ancora tutta da stabilire) se si considera che mancheranno tutti i licenziati dall’organico Covid Ata in virtù dei fondi insufficienti stanziati dal Governo.
Soluzione ancora possibile
Una soluzione in extremis potrebbe arrivare dall’intervento di Anief che ha presentato una serie di emendamenti, alla Legge di Bilancio, come ad altri decreti in fase di esame parlamentare per la conversione in legge, finalizzati, tra le altre cose, a stare a scuola in sicurezza, cancellare le classi pollaio, sbloccare la mobilità e aumentare gli organici.
Uno degli emendamenti riguarda in particolare l’Organico Covid Ata, che al contrario di quello docenti, per il quale sono stati stanziati fondi sufficienti a rinnovare tutti i contratti, verrà dimezzato a partire da gennaio.
Conferma di tutti gli Ata Covid
I presidi avevano già anticipato quale difficoltà tutto ciò avrebbe comportato per le scuole, ma il loro appello non è stato evidentemente sufficiente: “Sul personale scolastico – spiega Marcello Pacifico, leader dell’Anief – abbiamo chiesto di spostare tutti i posti in organico di diritto, a iniziare dal sostegno, e di permettere la conferma di tutti gli Ata Covid: confidiamo nell’intervento dei senatori che stanno esaminando proprio in queste ore le modifiche da apporre in extremis alla manovra di fine 2021, perché accordino la proroga anche degli oltre 14mila amministrativi e collaboratori scolastici finora rimasti fuori e che in caso contrario tra meno di dieci giorni saranno licenziati. Sarebbe una disfatta, perché invece di assegnare alle scuole nuove risorse umane si andrebbe a toglierne una o due per istituto. A quegli stessi istituti che già oggi – conclude Pacifico – versano in condizioni di organico fortemente sottodimensionato, a seguito del dimensionamento che in pochi anni ha triplicato le sedi annesse a ogni istituto autonomo e cancellato 50mila unità di lavoro”.
Un Natale diverso
Dunque una soluzione potrebbe arrivare in extremis, e significherebbe regalare un Natale diverso a tutti i dipendenti Ata dell’organico Covid attualmente in bilico che tempo per il loro rinnovo. In questo senso Anief ha prodotto un appello pubblico ai senatori, che stanno votando gli emendamenti alla Legge di Bilancio, perché garantiscano il contratto prolungato fino a giugno per tutti i lavoratori assunti a settembre per l’emergenza Covid. In caso contrario per due terzi del personale Ata, almeno 14mila amministrativi e ausiliari, la prestazione lavorativa terminerà con il 2021. Un dramma per i lavoratori e per le loro famiglie, ma anche un grave disagio per le scuole, già in difficoltà, che dall’oggi al domani si ritroverebbero con metà del personale a disposizione.
SI CAPISCE BENE IN CHE SCHIFO DI PAESE VIVIAMO ,SI CONFERMANO E SI DANNO SOLDI IN PIU PER I VARI REDDITI DI………………..DOVE SI PRENDE SENZA DARE NIENTE.
SI METTE IN MEZZO LA STRADA CHI OFFRE QUALCOSA DI UTILE E INDISPENSABILE.
POLITICI DA SOTTERRARE.
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Credo che non si possa fare a meno di questo organico per la ripresa delle lezioni al rientro dalle vacanze di Natale. Sanificazioni e pulizie supplementari andrebbero a farsi friggere. non credo vi sia una tale insensibilità dalla politica; a parole la scuola in presenza è la priorità , ma ci si dimentica che la scuola non è un contenitore vuoto ma è fatto di persone.
Non posso accettare da Italiana che lo stato ci tratti in questo modo…Il personale ata ,che sia amministrativo o il collaboratore o altro dipendente della scuola sia non considerato,non sia apprezzato e gli si tolga la dignità!Io sono una collaboratrice lascia a 1500 km una famiglia ,tre figli minori per venire a lavorare e affrontare le spese di viaggio ,affitto ,ecc…ecc…scacrifici per poi essere trattati come persone che non meritano rispetto.Il nostro governo e i nostri parlamentari sanno premiare gente che percepisce il reddito di cittadinanza e non chi si sposta da ogni dove per lavorare.Povera Italia e poveri noi italiani in mano a nessuno!