Prolungamento vacanze scolastiche di Natale: l’idea è posticipare il rientro di due settimane
L’aumento dei contagi e l’arrivo delle vacanze di Natale, che inevitabilmente comporteranno assembramenti e riunioni tra amici e familiari, fa paura in vista del ritorno a scuola di gennaio 2022. Un rientro programmato, a seconda dei diversi calendari regionali, tra il 7 e il 10 gennaio nelle varie scuole italiane. Ma si sta già riflettendo seriamente sulla possibilità di prolungare le vacanze, lasciando i ragazzi a casa qualche giorno in più ricorrendo alla didattica a distanza. Con l’obiettivo di “stemperare” eventuali focolai che potrebbero essersi venuti a formare durante le feste.
Rientro posticipato di due settimane
A prendere in considerazione l’ipotesi di prolungare le vacanze natalizie facendo rientrare gli alunni a fine gennaio è stato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Ha parlato di un provvedimento che può essere preso in considerazione nel caso in cui la curva dei contagi dovesse continuare a salire. La soluzione sarebbe quella di un posticipo di due settimane del rientro in classe. Ma il mondo della scuola non è d’accordo.
Bianchi non è d’accordo
Non lo sono i presidi e nelle ultime ore si è detto contrario anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “È sbagliata la misura di prolungamento delle vacanze natalizie, la scuola è il comparto della nostra società che con più passione e capacità ha risposto all’invito alla vaccinazione”. Il parere contrario del ministro si basa sul buon numero di vaccinazioni ottenuto nel mondo della scuola: “Il personale prima dell’obbligo era già vaccinato al 96%, oggi c’é l’obbligo. I ragazzi più grandi sono stati vaccinati oltre l’85%, gli altri siamo già all’80%, abbiamo iniziato a vaccinare i più piccoli da poco ma anche lì la rispondenza è stata molto alta”.
Anche i contagi non preoccupano il ministro dell’Istruzione: “Allo stato attuale, su base nazionale, i positivi dentro alle scuole sono ancora un numero limitato, ben sotto all’1%, come le classi in quarantena – 10mila ma su 400mila – spiega – il problema è cosa accade fuori scuola”.
Green pass studenti, altra nota dolente
Altra ipotesi al vaglio, in grado di generare se possibile ancor più polemiche, quella del green pass obbligatorio per gli studenti: “Domani ne discuteremo in una cabina di regia con tutti i ministri, ma per quanto mi riguarda credo che il vero strumento per evitare ritorno in quarantena sia la vaccinazione”. “La proposta ha trovato una opposizione molto ampia da parte di vari ambiti dell’opinione pubblica – ha detto – ma un conto sono i ragazzi più grandi che sono già vaccinati all’85%, un conto sono i bambini”.
I presidi dicono no
Come detto i presidi non sono d’accordo con il rientro posticipato dalle vacanze di Natale. Lo ribadisce il presidente di ANP, Antonello Giannelli: “Una iniziativa del genere non porterebbe grandi risultati a meno che non venga messo a punto un piano in cui si stabilisce che nelle scuole si rientra il 18 gennaio ma con tutti i ragazzi vaccinati”.