Rinnovo più breve ma per tutto l’organico Covid Ata: in attesa della seconda tranche
C’è soddisfazione per una serie di interventi a favore della scuola inclusi nella legge di Bilancio, ma c’è anche il rammarico per quanto poteva essere fatto e non è ancora stato accordato. Uno dei temi caldi è la proroga dei contratti Covid per il personale Ata. Le parole del senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, lasciano però sperare che la vicenda possa prendere una piega diversa rispetto a quella che si andava profilando nelle ultime ore.
La prospettiva potrebbe cambiare
Il presupposto è certamente che il Governo ha stanziato per la proroga dei contratti Ata 100 milioni, meno della metà rispetto al necessario per rinnovare i contratti di tutti gli attuali dipendenti presenti in organico. Finora però si era dato per scontato che i 100 milioni sarebbero serviti per rinnovare i contratti fino a giugno di 7800 dipendenti, lasciando a casa gli altri 14mila.
Una soluzione diversa
Le parole del senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura al Senato, lasciano invece intendere che si possa trovare una soluzione diversa:
“100 i milioni a disposizione per la proroga degli incarichi temporanei del personale ATA della scuola legati all’emergenza Covid. La norma copre però solo una parte del periodo da gennaio a giugno 2022, per cui ci prepariamo a chiedere una seconda tranche per arrivare alla fine dell’anno scolastico“.
Prolungare a tutti il contratto
Dalle parole di Pittoni emerge dunque la possibilità che invece di prolungare subito fino a giugno per pochi, si decida di prolungare per tutti, anche se per un periodo minore, magari fino a marzo. Per poi nel frattempo sperare che il Governo riesca a stanziare i fondi rimanenti per coprire tutto l’anno scolastico. Se così fosse potrebbe arrivare a breve la notizia per tutti gli appartenenti all’organico Covid Ata che il rinnovo sarà realtà, almeno per qualche mese, in attesa di ulteriori stanziamenti.
Oh finalmente uno che capisce, fino a fine marzo sono per ogni collaboratore 4500 lordi di stipendio che per 22.000 fa 99 milioni, giusti i soldi che hanno da stanziare, poi aprile e maggio andando vedendo
correttissimo. A Marzo potrebbero non esserci più tanti casi covid e comunque prenderebbero la NASPI per un periodo più lungo fino a giugno.
Ma quando si avrà la certezza?