Maturità 2022 tornano gli scritti: le novità che piacciono anche ai presidi
Novità in vista per gli esami di maturità 2022. Le decisioni non sono ancora ufficiali, ma il ministero ha già pronta una bozza che contiene tutti i cambiamenti previsti per il prossimo anno. Le anticipazioni sono fornite dal Sole 24 ore, e confermano come per il terzo anno consecutivo cambieranno le modalità di svolgimento degli esami di maturità.
Torna la prova scritta di italiano
La novità più importante è che torna la prova scritta di italiano, dopo essere stata la grande assente a causa delle restrizioni determinate dal Covid. La bozza del ministero dell’Istruzione prevede anche altre novità per quel che riguarda le nuove regole per i 500mila maturandi di giugno 2022.
Sostanzialmente, si può dividere l’esame in tre fasi principali: una prova scritta d’italiano di carattere nazionale, comune a tutti gli indirizzi di studio; una “tesi di diploma”, con argomento assegnato ai maturandi entro aprile e riconsegnata entro maggio; e un colloquio orale, strutturato in più fasi.
Un esame che piace ai presidi
Le novità anticipate in questi giorni sembrano accontentare gli addetti ai lavori, in attesa che vengano formalizzate le novità. E’ evidente come si dovrà anche tenere conto dell’evoluzione della pandemia e della curva dei contagi, che si spera per giugno possa essere nuovamente sotto controllo.
Le novità anticipate dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a fine novembre, confermati qualche giorno dopo dalla sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, sembrano confermate dalla bozza che contiene le nuove regole. “L’esame sarà diverso da quello dello scorso anno, se la pandemia lo permetterà cercheremo di tornare verso un esame tradizionale”, avevano detto dal Governo, e in effetti le novità vanno in questa direzione. Novità che stanno riscuotendo il plauso anche dei presidi.
L’impegno del ministro Bianchi
“È in atto una nuova fase pandemica, abbiamo la responsabilità di far fare ai ragazzi un esame serio ma tenendo conto dell’andamento. Entro gennaio comunicheremo come sempre le modalità dell’esame di Stato. Faremo un esame serio e ponderato che permetterà a tutti di esprimere al meglio le loro competenze; i ragazzi studino, i docenti stanno facendo il loro lavoro”, aveva detto nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“Sono contento del dibattito sugli scritti. Certo ci vogliono tutti gli strumenti per valutare le persone ma avendo il senso della realtà: la situazione nelle scuole è sotto controllo ma c’è una ripresa” dei contagi, aveva aggiunto. E aveva ribadito: “Garantiremo un esame serio“.