Organico Covid Ata: approvato ordine del giorno per proroga fino a fine giugno 2022
La proroga dei contratti dell’Organico Covid fino a marzo 2022 è solo il primo passo per consentire ai diretti interessati e alle scuole di proseguire in sicurezza e funzionalità fin quando l’emergenza sanitaria continuerà a perdurare. Passaggio fondamentale diventa adesso reperire i fondi per consentire a questi contratti di essere validi fino alla fine dell’anno scolastico, come promesso dal ministero.
Approvato l’ordine del giorno
Non c’è tempo da perdere in questo senso, e la buona notizia è che è già stato approvato dal Governo un ordine del giorno in questo senso. “Il governo ha accolto con parere favorevole l’Ordine del giorno a mia prima firma per prolungare ulteriormente i contratti del personale scolastico Covid 19”. Lo annuncia con soddisfazione Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera.
Che poi prosegue sottolineando l’importanza di un rinnovo fondamentale per il corretto funzionamento, in sicurezza, della scuola fino alla fine dell’anno scolastico, considerato che come ormai evidente, con la pandemia si dovranno fare i conti ancora a lungo: “Con l’aumento dei contagi è vitale impiegare fino al termine delle attività didattiche tutto l’organico già in servizio per sdoppiare le classi, garantire il distanziamento, igienizzare e sanificare gli ambienti. Due anni di ricorso obbligato alla Dad hanno lasciato enormi danni psicologici e formativi a un’intera generazione di ragazze e ragazzi, oggi più che mai dobbiamo garantire la regolarità didattica e le lezioni in presenza. Nel primo provvedimento utile andranno individuate le risorse necessarie. Mettiamo in sicurezza la scuola fino a fine anno”.
Prime indicazioni alle segreterie scolastiche
In questi giorni le segreterie scolastiche stanno ricevendo le prime indicazioni per gestire al meglio i rinnovi dei contratti, che sono in scadenza oggi 30 dicembre. Per i dirigenti scolastici un vero e proprio sospiro di sollievo, in considerazione del fatto che l’eventuale rinuncia al personale Ata cui non sarebbe stato rinnovato il contratto (sul rinnovo dei docenti non ci sono mai stati dubbi) avrebbe comportato una difficoltà nella gestione delle giornate scolastiche non indifferente.
E infatti proprio i dirigenti scolastici, nelle scorse settimane, avevano sottolineato come in caso di mancato rinnovo dell’Organico Covid Ata, anche parziale, attività come quelle relative al tempo pieno in alcune scuole da gennaio avrebbero potuto essere soppresse. Una eventualità che è stata scongiurata e che consentirà la ripresa normale delle attività, in attesa di capire se la riapertura delle scuole sarà confermata nelle date previste dai calendari scolastici regionali di inizio anno tra il 7 e il 10 gennaio.