Scuola

Obbligo Ffp2 scuola: i dubbi del Cts, cosa si deciderà

E’ ancora oggetto di dibattito l’obbligo delle mascherine FFp2 a scuola in vista della riapertura prevista tra il 7 e il 10 gennaio. Sono giorni frenetici, in cui il Governo si confronta con il comitato tecnico scientifico e monitora attentamente i dati relativi ai contagi. L’aumento è stato già considerevole negli ultimi giorni, ma il vero timore è che al 3 gennaio si possa assistere a un ulteriore boom, risultato delle festività natalizie.

Le decisioni delle singole Regioni

Per questo, al momento, nessuna ipotesi è esclusa. A livello regionale già ci si sta muovendo: l’Abruzzo ha deciso di rimandare la riapertura delle scuole di qualche giorno per effettuare uno screening di massa. La Campania ragiona sulla possibilità di posticipare addirittura di qualche settimane, per consentire alla curva dei contagi di tornare sotto controllo.

Chi vuole riaprire subito, invece, punta a farlo in massima sicurezza. Per questo sull’obbligo della mascherina FFP2, più protettiva, si ragiona ancora. Ma il punto fermo resta lo screening a tappeto con tamponi per tutta la popolazione studentesca che consentano quantomeno di lasciare a casa i primi giorni i positivi asintomatici.

Al momento l’uso della mascherina Ffp2 a scuola, che garantisce maggiore protezione rispetto a quella chirurgica, è riservata a tutti gli insegnanti che entrano in contatto con gli alunni più piccoli senza mascherina. Quindi solo ai bambini al di sotto dei 6 anni o coloro che per ragion di salute non sono obbligati a portarla.

I dubbi sull’uso prolungato delle Ffp2

Ma i presidi spingono per una distribuzione a tappeto delle mascherina Ffp2 a tutte le scuole di ordine e grado. Il Comitato Tecnico Scientifico è stato già interpellato in questo senso e si esprimerà presumibilmente prima dell’Epifania, in modo da consentire quantomeno entro il 10 gennaio, quando tutti torneranno in presenza, una distribuzione capillare.

Il problema, per il CTS, è l’uso prolungato della mascherina, già obbligatoria per tutti i passeggeri dei mezzi pubblici, e dunque anche per gli studenti che così raggiungono la scuola. Al momento sono obbligatorie le mascherine Ffp2 o Ffp3, che garantiscono maggiore sicurezza all’interno degli ambienti chiusi, per il personale dove ci sono studenti esentati dall’utilizzo delle mascherine. Verranno fornite dal commissario per l’emergenza.

L’articolo 16 stabilisce che il commissario provvede alla fornitura dei dispositivi “al personale preposto alle attività scolastiche e didattiche nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.

Screening con tamponi a tappeto

In attesa di capire cosa accadrà con le mascherine Ffp2, ci sarà uno screening a tappeto finanziato con 9 milioni di euro per il controllo e l’individuazione del virus e della sua variante Omicron. All’articolo 13 (Disposizioni urgenti per prevenire il contagio da SARS-CoV-2 in ambito scolastico) si legge: “Al fine di assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2021-2022 il ministero della Difesa assicura il supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di SARS-CoV-2 e di quelle correlate di analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale. Per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività di cui al precedente periodo, è autorizzata la spesa complessiva di euro 9.000.000 per l’anno 2021”.