Precari scuola: ripristino del doppio canale di reclutamento e contratto a supplenti con 36 mesi di servizio
Lotta al precariato, mediante il ripristino del doppio canale di reclutamento, anche da Gps, e contratto a tempo indeterminato per chi vanta un contratto da più di 36 mesi di supplenze svolte. Sono gli obiettivi dei sindacati per il 2022, Anief in primis, per restituire dignità alla scuola e ai docenti in primis. Non saranno obiettivi facili, perchè il 2022 appena iniziato si prospetta all’insegna ancora della lotta al Covid e quindi molte delle attenzioni del Governo saranno inevitabilmente concentrate su di essa.
Riforma del reclutamento
Ma in un periodo in cui si ricorre spesso alla didattica a distanza e ai supplenti, colonna vertebrale loro malgrado della scuola italiana da molti anni, non si può non pensare a come migliorare la scuola nel prossimo futuro. Ben venga la riforma del reclutamento pensata da Bianchi, con concorsi annuali e semplificati. Da capire ancora la gestione dei crediti abilitativi da conseguire mediante percorso universitario, ritenuti potenzialmente discriminatori nell’ottica dell’accesso alla professione.
Il rinnovo dell’organico Covid Ata e docenti in questo senso è stato un passo avanti, ma ora si guarda al loro inserimento nell’organico di diritto, con contratti a tempo indeterminato che diano stabilità ai lavoratori stessi e certezze ai dirigenti scolastici, che non possono fare più a meno di questa forza lavoro.
Il problema delle classi pollaio
In tutto ciò serve potenziare la lotta al precariato, che deve necessariamente passare per il ripristino del doppio canale di reclutamento, anche da Gps, e contratto a tempo indeterminato per chi vanta un contratto da più di 36 mesi di supplenze svolte. Senza dimenticare il rinnovo del contratto scuola e l’aumento degli stipendi per i docenti e il personale scolastico.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, detta le linee guida per il 2022: “Daremo l’anima per farlo diventare l’anno delle risposte al Covid, dimezzando il numero degli alunni per classe e aumentando gli spazi, considerando anche che le classi pollaio riguardano ben mezzo milione di alunni, oltre che trovare la soluzione definitiva al problema endemico del precariato, ripristinando il doppio canale di reclutamento, anche da Gps, e dando il giusto riconoscimento a chi lavora nelle nostre scuole. Come Anief non possiamo più tollerare che chi ha un contratto da più di 36 mesi di supplenze svolte non abbia un contratto a tempo indeterminato: con il nuovo anno, anche attraverso la contrattazione, cercheremo di arrivare a soluzioni chiare sugli organici e allo sblocco dell’assegnazione provvisoria, oltre al passaggio verticale del Personale Ata ignorato dalla manovra di bilancio. Come bisognerà eliminare i vincoli sui trasferimenti e valorizzare con risorse adeguate il personale docente e amministrativo: un obiettivo che si realizzerà anche grazie alle Rsu che verranno rinnovate la prossima primavera. Sono impegni importanti per una categoria dimenticata che attende il rinnovo del contratto da oltre tre anni e non si può certo accontentare di meno di cento euro di aumento lordo medio a lavoratore”.