Quando riaprono le scuole a gennaio 2022: le regioni in cui slitta il rientro
Archiviate le vacanze di Natale, in attesa dell’Epifania, si apre la settimana decisiva per quel che riguarda le decisioni del Governo inerenti il rientro a scuola in presenza o con la didattica a distanza degli studenti. Se la curva dei contagi dovesse restare stabile o iniziare a scendere, è probabile che si confermi la data di rientro prevista a inizio anno scolastico tra il 7 e il 10 gennaio, a seconda delle decisioni delle singole regioni. In caso di impennata o continua salita dei contagi, invece, servirà prendere provvedimenti, quantomeno a livello locale.
Calendario scolastico 2021/22
Provvedimenti che alcune regioni hanno già preso. A Siena ad esempio, è stato posticipato a lunedì 10 gennaio il rientro ai nidi e alle scuole dell’infanzia comunali nel Comune di Siena “a seguito dell’evolversi della situazione pandemica cittadina e dei provvedimenti di quarantena che coinvolgono il personale scolastico e diverse sezioni bolla dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali”. Decisione analoga anche in Abruzzo, in base a un’ordinanza regionale che dispone la sospensione delle attività didattiche il 7 e 8 gennaio.
Rientro a scuola gennaio 2022
Ancora indeciso De Luca, convinto però che sia necessario un provvedimento per consentire alla curva dei contagi di stabilizzarsi. In questo caso, però, le lezioni in presenza slitterebbero addirittura a febbraio: “In questo momento – dice De Luca – il grosso del contagio del Covid riguarda le età di 5-11 anni e 0-16 anni. Sembrerebbe giusto usare un mese per ampliare la vaccinazione per i bimbi piccoli e riaprire gli istituti in sicurezza”.
A prescindere dalla data del rientro, è prevista una modifica alle regole anti Covid, in particolar modo per quel che concerne elementari e in prima media, in virtù dell’avvio della campagna vaccinale 5-11.
Apertura scuola gennaio 2022
Nulla ancora di ufficiale, ma è possibile che anche per le scuole elementari e la prima media si decida che in caso di due studenti risultati positivi in una classe, valga solo l’autosorveglianza di cinque giorni (con test a 10 giorni) per i ragazzi vaccinati (o guariti negli ultimi tre mesi) e la quarantena di 10 giorni con DaD (quest’ultimo caso laddove previsto) per i non vaccinati.
Se i contagi arrivassero invece a tre in una sola classe, toccherebbe alla Asl valutare ulteriori provvedimenti, che potrebbero portare anche alla sospensione dell’attività in presenza per tutti. Non ci sono invece vaccinabili nelle scuole dell’infanzia, per cui si potrebbe pensare alla quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo.