Proroga organico Covid Ata: altro che rinnovo per tutti, molti resteranno a casa?
Montagne russe. E’ la metafora che meglio può descrivere la situazione degli appartenenti all’organico Covid docenti e Ata, che da qualche settimana sono protagonisti, loro malgrado di annunci, promesse, smentite e marce indietro. Dopo l’annuncio della proroga per tutti fino a marzo 2022, a fine anno, sembrava si potesse tirare un sospiro di sollievo. Ma i fatti dicono che la partita è tutt’altro che chiusa.
Un rinnovo non scontato
La proroga dei contratti Covid del personale docente e ATA si sta rivelando tutt’altro che scontata. A vivere una situazione di incertezza è in particolar modo l’organico Covid Ata. I fondi, che sembravano garantiti per tutti, potrebbero non essere sufficienti a coprire la proroga di tutti i contratti dei supplenti.
Dunque al momento sembra utopistica la promessa del Miur di trovare poi i fondi fino a giugno 2022, fatta con una nota in cui si assicurava che “sarà cura dello scrivente Dipartimento, d’intesa con il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e con i competenti uffici scolastici regionali, fornire ulteriori indicazioni per la prosecuzione dei rapporti contrattuali fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022”.
Le scuole riapriranno a breve
C’è prima da ufficializzare per tutti la proroga al 31 marzo. Le scuole sono ancora chiuse ma solo per qualche giorno: dal 7 alcune regioni riapriranno, poi tutte si allineeranno il 10 gennaio.
Le testimonianze degli Ata ancora in sospeso sono di ogni tipo. Dalle scuole arrivano comunicazioni che raccontano di mancanza di fondi, di necessità di valutare il budget a disposizione, di silenzio da parte del Ministero che sta bloccando il tutto.
Incertezza dal Ministero
Nella nota 1376 del 28/12 il Ministero scriveva: “Il personale a tempo determinato, già contrattualizzato ai sensi dell’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021, può continuare a svolgere le proprie prestazioni anche dopo la data del 30 dicembre 2021 e che le istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni normative contenute nella Legge di Bilancio 2022, potranno procedere con la proroga dei contratti già stipulati“.
Obbligo o possibilità?
Il ministero dovrebbe dunque chiarire se i fondi a disposizione “consentono” alle scuole di rinnovare tutti i contratti Covid o “obbligano” le scuole a rinnovare tutti i contratti Covid. Nel primo caso, entrerebbe in gioco la discrezionalità dei singoli istituti che potrebbero decidere di non prorogare rapporti di lavoro che ritengono non necessari.
Proroga, ma non per tutti
L’Ambito territoriale di Verbania, in una nota del 29/12, inviata ai dirigenti scolastici, sottolinea la “possibilità, in capo alle istituzioni scolastiche” di prorogare la scadenza dei contratti stipulati. E poi ricordando che, trattandosi di proroga, non si procede con nuova e formale presa di servizio, le scuole “dovranno organizzare le attività del personale il cui contratto è stato prorogato…”. Questo vorrebbe dire che la proroga non sarà automatica per tutti.