Rientro a scuola 2022 dad: potrebbe dipendere dal tipo di scuola
Il rientro a scuola nel 2022 in dad sarà in bilico fino all’ultimo giorno. Inutile sperare di avere certezze a lungo termine in questo momento. Sono troppe le variabili in gioco. A cominciare dagli effetti delle vacanze natalizie sulla curva dei contagi. Effetti che si vedranno soltanto in questa settimana. Per questo le regioni prendono tempo e aspettano i dati sulla curva dei contagi, unico elemento che può far decidere per uno slittamento di qualche giorno, o di qualche settimana, del rientro a scuola.
Le proposte delle regioni
Le Regioni stano cercando di trovare una strategia flessibile che faccia distinzione tra le diverse scuole: infanzia, primaria e secondaria verrebbero riaperte o lasciate chiuse sulla base delle singole fattispecie. Si vorrebbe anche calibrare la decisione in base a diverse soglie inerenti il numero di casi che comporterebbero il ricorso alla quarantena per l’intera classe. Numeri più bassi per la scuola dell’infanzia, e che aumenterebbero fino a un numero minimo di 3-5 casi per le medie e superiori.
Si decide entro 24 ore
C’è chi ha già deciso in questo senso, come l’Abruzzo, e chi non ha troppo bisogno di farsi convincere, come il presidente della regione Campania De Luca. C’è invece chi è ancora prudente, ma mette in conto la possibilità di reintrodurre la dad, almeno per il mese di gennaio: “Entro le prossime 24 ore decideremo sulla Dad. Abbiamo avuto un primo incontro questa mattina alle 10, attendiamo che il governo centrale faccia conoscere le proprie valutazioni e più tardi ci sarà la conferenza Stato-Regioni”.
Rinvio del ritorno a scuola
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Orleans. Il rinvio del ritorno a scuola dopo le vacanze natalizie ed un eventuale ricorso alla Dad resta una possibilità concreta, nonostante il Governo tenda ad allontanare questa ipotesi, che sarebbe vissuta come un fallimento della campagna vaccinale e dell’introduzione dei Green Pass.
Valutare le conseguenze del Natale
I presidenti delle regioni sono invece molto più convinti della necessità di guardare i numeri e regolarsi di conseguenza. E per fare questo, bisognerà seguire l’andamento della pandemia in questa settimana, quando si potranno valutare gli effetti degli assembramenti inevitabilmente verificatisi durante le festività natalizie: “Dobbiamo guardare fino all’ultimo minuto i dati della curva epidemiologica – ha aggiunto – Non dobbiamo fare fughe in avanti su un tema così delicato come quello della scuola. Dobbiamo essere prudenti”.
Nessuno vuole il ritorno alla didattica a distanza, ma la sicurezza diventa in questo momento prioritaria: “Noi vorremo che la scuola fosse l’ultimo spazio da chiudere ma non dobbiamo perdere di vista la salute e la sicurezza dei nostri ragazzi”.