Decreto 5 gennaio 2022 scuola: proposto rimandare aperture di due settimane
Il decreto 5 gennaio 2022 scuola contiene nuove misure finalizzate al contenimento della pandemia. Per il momento la volontà è quella di riaprire le scuole dopo le festività. Ormai praticamente tutte le regioni si sono allineate ala riapertura del 10 gennaio. Le modifiche più importanti riguardano la gestione del protocollo per le quarantene a scuola. Le misure più severe sono rivolte alla scuola dell’infanzia: qui non ci sono praticamente vaccinati e non si usa la mascherina (da parte dei bambini9. Per cui massima prudenza: basta un caso di positività per sospendere le attività per dieci giorni.
Rimandare di due settimane
Si è discusso anche della possibilità di rimandare le aperture di un paio di settimane, ma il Governo non ha concesso alcuna deroga in tal senso.
Nella scuola primaria con un caso di positività, scatta la sorveglianza con testing. Non si sospende l’attività in classe ma si fa un test antigenico rapido o molecolare in caso di positività (T0). Il test viene ripetuto dopo cinque giorni (T5).
Se ci sono due o più positivi scatta per la classe del contagiato la didattica a distanza (DAD) per dieci giorni.
Mascherine Ffp2
Per la scuola secondaria di I e II grado, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.
In caso di doppia positività nella stessa classe scatta la didattica digitale integrata per chi ha concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri continua l’ attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.
Via alla distribuzione di mascherine ffp2 al personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.
Bianchi: “Avanti con la scuola in presenza e in sicurezza. Siamo andati incontro alle richieste delle Regioni”.