Scuola

Rientro a scuola dopo le vacanze: le decisioni del Governo con il nuovo decreto

Il nuovo decreto varato dal Governo alla vigilia dell’Epifania per contenere i contagi da Covid in rapida a ascesa, che già da oggi potrebbero superare quota 200mila, ha sostanzialmente lasciato invariato il mondo della scuola per quel che riguarda la didattica in presenza.

Nessun rinvio dell’apertura delle scuole

Ci si poteva aspettare la decisione di rinviare l’apertura delle scuole di un paio di settimane, almeno fino a fine gennaio come suggerito anche dal Comitato tecnico scientifico. Ma il Governo ha preferito una scelta basata sull’efficacia della campagna di vaccinazione e sulla sicurezza nelle scuole, che dovrebbe consentire di lasciare in presenza tutti gli studenti di ogni ordine e grado.

Le modifiche piuttosto riguardano la gestione delle quarantene, con diversi gradi di prudenza a seconda degli ordini di scuola coinvolti. Per le scuole dell’infanzia, ad esempio, nonostante i l bassissimo rischio di complicazioni tra i bambini, la sospensione delle lezioni scatta immediatamente in caso si anche un solo contagiato in classe. Ricordiamo infatti che per la scuola dell’infanzia, non è nemmeno previsto l’obbligo di mascherine per i bambini al di sotto dei 6 anni.

Sindacati delusi

I sindacati non sono convinti dell’efficacia di questi provvedimenti: “La scuola perde la sua missione di luogo di coesione sociale e diventa luogo di divisione sociale per fasce d’età e scelte vaccinali delle famiglie”. Lo sostiene Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief, subito dopo l’approvazione in Cdm del nuovo decreto anti Covid. “Da domani – aggiunge –regnerà il caos per l’incapacità di dare l’unica risposta giusta che tutti ci aspettavamo: lo sdoppiamento delle classi e l’aumento degli organici”.

Nel corso dell’incontro si è discusso della possibilità di rimandare l’apertura delle scuole, ma il Governo in merito non ha preso alcun provvedimento. Per il momento ci sono soltanto le decisioni delle singole regioni che hanno deciso per un mini rinvio al 10 gennaio, nei casi in cui il calendario scolastico prevedesse la riapertura delle scuole già per il 7. Ma la sensazione è che sia un rinvio che sposta di poco la sostanza della questione.