Scuole in dad dal 10 gennaio: scoppia il caos, ricorso d’urgenza al Tar
Le campanelle riprenderanno a suonare tra poche ore in tutta Italia ma c’è ancora molta incertezza su quello che potrà accadere. I presidenti delle Regioni vanno allo scontro frontale con il Governo che non arretra di un centimetro sulla decisione iniziale di riprendere in presenza senza concedere alcuna proroga: il 7 gennaio molte regioni hanno già riaperto le scuole, tutte le altre si appresteranno a farlo il 10 gennaio.
Ordinanza di De Luca in bilico
Ma c’è l’ordinanza del governatore della Campania De Luca, che decide di rinviare l’apertura nonostante non abbia i poteri per farlo. Un chiaro gesto simbolico che il Governo ha già rispedito al mittente, annunciando di voler impugnare l’ordinanza. Il problema è che il Governo, per impugnare l’ordinanza regionale della Campania, ha bisogno di passare per il Consiglio dei ministri.
Al momento, è stata disposta la chiusura delle scuole dagli asili nido alle medie della Campania almeno fino a fine gennaio. Questa l’ordinanza che prevede fino al 29 gennaio “la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.
Cosa succede da domani
L’ordinanza spiega che “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
C’è anche scritto che: “Il verbale della seduta della Cabina di regia del Ministero della Salute colloca la Regione Campania nello scenario numero 4, che si caratterizza per la massima gravità ed impone, sulla base delle indicazioni dell’Iss, l’immediata adozione di misure di contenimento del rischio epidemiologico”. Tutti i componenti dell’Unità di crisi della Regione Campania “condividono che lo scenario 4 attuale imponga decisioni immediate e straordinarie e che, in particolare, non possa prescindersi dalla sospensione delle attività in presenza, quantomeno nelle scuole dell’infanzia e del ciclo primario e secondario di primo grado”.
Genitori contro la Dad fino al 19 gennaio: ricorso al Tar
Ma non tutti i genitori sono d’accordo: è stato presentato infatti d’urgenza un ricorso al Tar Campania per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella parte che dispone la sospensione dell’attività didattica in presenza fino al 29 gennaio per le scuole dell’infanzia, elementari e medie.
Il ricorso è stato presentato da alcuni genitori, difesi dagli avvocati Giacomo Profeta e Luca Rubinacci.
Il presidente della quinta sezione del Tar Campania, Maria Abbruzzese, ha emesso un decreto con il quale dispone che la Regione Campania esibisca entro le ore 10 di lunedì 10 gennaio “gli atti pertinenti e rilevanti a presupposto dell’ordinanza impugnata” in quanto, si legge nel provvedimento, “l’ordinanza motiva l’esigenza della disposta sospensione facendo diffuso riferimento a dati, report e acquisizioni istruttorie non disponibili agli atti del giudizio che è opportuno, in ragione della rilevanza della questione, che vengano portati all’attenzione del giudicante fin dalla fase cautelare”.