Scuola

Riunione sindaci Sicilia: data del ritorno a scuola ancora in bilico

Non è detto che in Sicilia si torni in classe domani, 13 gennaio, come deciso dalla task force regionale convocata dall’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. La riunione, cui ha partecipato anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, una rappresentanza degli studenti, i sindacati e l’Ance ha prodotto una decisione che sta creando molti malumori. Infatti la Regione ha deciso di non posticipare a lunedì 17 il ritorno a scuola. Dopo aver valutato i dati relativi al contagio, la task force ha deciso per il ritorno a scuola subito.

Niente adattamento del calendario

Secondo l’assessore alla Formazione, infatti, non ci sarebbero le condizioni normative per un ulteriore modifica del calendario scolastico. Bocciata dunque la possibilità di un ulteriore adattamento del calendario scolastico.

Ai sindaci la decisione non è piaciuta. Avrebbero preferito ricorrere alla Dad per contenere i contagi. E infatti i primi cittadini della Regione hanno convocato una riunione urgente, presieduta dal sindaco di Palermo e presidente dell’associazione nazionale dei comuni siciliani Leoluca Orlando.

Riunione dei sindaci

Alla riunione, a distanza, stanno partecipando 140 sindaci. Orlando si era detto contrario alla riapertura delle scuole in presenza, ritenendo più opportuno ricorrere alla Dad.

“Tornare a scuola già domani è un gravissimo errore. È assurdo sperare di diventare zona arancione o rossa per tenere chiuse le scuole. Ciò vuol dire auspicare un incremento delle degenze in terapia intensiva”. Lo sostiene il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza.

Anche il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono chiarisce: “Alle 15:00 è prevista nuova riunione ANCI, ci potrebbero essere aggiornamenti”.

“La riapertura – spiega un dirigente scolastico – non risolve il problema della didattica in presenza ed in dad, assai contraddittoria dal punto di vista metodologico. Come al solito i ritardi negli interventi creano queste condizioni indecifrabili”.

Floridia favorevole al ritorno in classe

“Anche in Sicilia si torna tutti a scuola in presenza, e questa è una buona notizia. Accolgo con favore il fatto che anche regione siciliana si adegui e segua le indicazioni del governo nazionale, anche alla luce di quanto avvenuto con il pronunciamento del Tar in Campania”. Lo sostiene la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice M5S. “Ovviamente la riapertura deve accompagnarsi a misure specifiche per garantire una sempre maggiore sicurezza per studenti e personale scolastico: in primis il potenziamento dell’accesso ai vaccini per gli studenti e lo snellimento delle procedure dei tracciamento. Come MoVimento 5 Stelle da tempo diciamo che se si rispettano tutte le regole previste, la scuola è uno dei luoghi più sicuri: dunque bene sentire parole analoghe anche dall’assessore Lagalla, che concorda con noi su questo”.

Soddisfazione di Casa

Casa (M5S): “A scuola si torna e nessuno deve rimanere indietro”. “Rinviare ulteriormente il ritorno in classe delle alunne e degli alunni siciliani avrebbe significato, alla fine, creare le condizioni per ulteriori rinvii. Il riacutizzarsi della pandemia non esclude che ci siano le condizioni sufficienti per fare didattica in presenza. I contagi nell’isola – come nel resto del Paese – sono ugualmente aumentati durante tutto il periodo delle feste, quando le scuole erano chiuse. Giusto dunque un ritorno nelle aule ma con una stretta vigilanza e un rispetto delle regole. Occorrono hub vaccinali dedicati alle ragazze e ai ragazzi che vogliono immunizzarsi, mascherine ffp2 e distanziamento. A scuola si torna e nessuno deve rimanere indietro”.