Sciopero scuola 14 gennaio 2022: domani mobilitazione nazionale, i motivi
Sciopero scuola domani 14 gennaio 2022 proclamato dall’Unione degli studenti. Una giornata di mobilitazione nazionale per venerdì 14 gennaio, indetta per scioperare contro quello che viene definito un rientro in classe “insicuro” dopo le vacanze natalizie, in virtù dell’emergenza pandemica e dell’alto numero dei contagi che mette a rischio la prosecuzione delle lezioni in presenza.
I motivi dello sciopero
Alla base dello sciopero però c’è anche altro: in generale si parla di “problemi strutturali” della scuola. Lo sciopero è stato proclamato dai ragazzi dell’Unione degli studenti:
“Diciamo basta al ricatto tra presenza e didattica a distanza. I trasporti e le nostre aule continuano ad essere sovraffollate, gli edifici scolastici sono inadatti per affrontare la pandemia, gli screening in tanti casi non sono stati fatti e non sono ancora stati programmati, le mascherine Ffp2 non sono garantite nelle scuole, il sistema dei tracciamenti completamente saltato. La soluzione però non può essere ancora la Dad che ha provocato difficoltà di apprendimento, disagio psicologico e dispersione scolastica. Dopo due anni non si può più parlare di emergenza”. Lo ha annunciato il coordinatore dell’Unione degli studenti Luca Redolfi.
Le richieste degli studenti
Insomma gli studenti sono in bilico tra il timore di affrontare un inverno di lezioni in classe in piena pandemia, con classi piccole e prive di sistemi di aerazione adeguati, e la paura di ricominciare con una didattica a distanza che penalizzerebbe ulteriormente un’istruzione già abbondantemente minata da due anni di pandemia.
Gli studenti ritengono la Dad una finta soluzione, ma al tempo stesso uno strumento che va considerato solo nel momento in cui va fatto ad esso ricorso emergenziale. Gli studenti domani sciopereranno per essere ascoltati. L’interlocutore principale è il ministro Bianchi. Per il futuro chiedono garanzie di intervento su alcuni aspetti fondamentali del mondo della scuola come i trasporti e le classi pollaio. Ma anche interventi sulla fornitura di tamponi e mascherine, il tutto nell’ambito di un sistema di tracciamento affidabile.