Ritorno a scuola Sicilia: le date di rientro nei vari Comuni, ultimi aggiornamenti
Permane una situazione caotica in Sicilia per quel che riguarda il rientro a scuola degli studenti dopo le vacanze di Natale. La confusione regna sovrana in virtù di un forte disaccordo tra sindaci, Regione e indicazioni ministeriali. In mezzo ci si mettono anche ricorsi e bocciature del Tribunale Amministrativo. E così l’unica certezza è la poca uniformità di decisioni tra i vari comuni e ancora molta incertezza tra gli studenti e il personale scolastico.
Decisioni contrastanti
L’ultimo capitolo aveva fatto registrare l’intervento dell’Anci, che d’accordo con centinaia di Comuni, aveva dato indicazione ai sindaci di sospendere le lezioni in presenza fino a lunedì prossimo. Una decisine che andava in contrasto con quella presa d’urgenza dalla task force della Regione sul ritorno in classe gi da giovedì. I sindaci restano convinti che in mancanza di dati certi sulla diffusione della pandemia fosse preferibile ricorrere alla didattica a distanza.
Ma a livello legale, la decisione non sembra essere la migliore: il Tar di Catania ha accolto l’istanza del comitato “Scuola in presenza” sospendendo l’efficacia dell’ordinanza del sindaco di Messina. L’ordinanza prevedeva sospensione fino al 23 gennaio della didattica in presenza. Quindi una sola giornata di oggi in Dad, per tornare subito alle lezioni in presenza.
Ritorno a scuola lunedì 17
Niente scuola invece per gli studenti di Catania che dovrebbero tornare a scuola lunedì 17. Ricorrono invece alla didattica a distanza, in virtù delle ordinanze dei sindaci, anche gli studenti di Palermo e di Agrigento. Ma il Tar in questo senso deve ancora pronunciarsi. Il tribunale deve esprimere un parere in seguito al ricorso di un gruppo di genitori. La decisione sarà decisiva in merito al ricorso contro i provvedimenti di chiusura.
I genitori sostengono che il provvedimento amministrativo dei sindaci è illegittimo perchè la legge nazionale dispone la chiusura delle scuole solo in zone rosse o arancioni e previo parere dell’Asp. Va detto che al momento Palermo e Agrigento non sono classificate zone rosse o arancioni. Si tratta di una tesi che trova d’accordo anche i prefetti di Palermo e Trapani, dove la didattica in presenza non è ancora ripresa.