Aggiornamento Gps 2022: riattivazione Pas soluzione per i precari
Il 2022 si apre all’insegna di molte incertezze per il mondo della scuola e ancor di più per il mondo dei docenti. Uno degli appuntamenti più attesi è senza dubbio quello inerente il mondo del precariato con l’aggiornamento delle Gps previsto in estate. Prima, ci si augura che il ministero dell’istruzione dia qualche risposta inerente la riforma del reclutamento, ancora contraddistinta da molte incertezze. Senza dimenticare la necessità, sponsorizzata dai sindacati dell’abilitazione per i supplenti storici.
Concorso straordinario abilitante in stand by
In questo senso potrebbe rappresentare una importante soluzione quella del concorso straordinario abilitante, procedura dedicata ai supplenti con 36 mesi di servizio bandita nel 2020 insieme alla procedura straordinaria per l’immissione in ruolo. Una procedura andata in ghiaccio in virtù della pandemia ma per la quale ci sono già moltissime iscritti, come testimoniano anche i 15 euro pro capite già incassati dalla tesoreria del ministero.
Le promesse dell’avvio della procedura per inizio 2022 sembrano ormai perdere di credibilità, e la situazione pandemica dà sempre più la sensazione di una giustificazione valida per tutte le occasioni.
In estate rinnovo delle Gps?
Come detto in estate è previsto il rinnovo delle Gps. Un appuntamento molto atteso da migliaia di supplenti storici che aspettano di poter conseguire l’abilitazione. Abilitazione mancata cui certo non ha mancato di contribuire la scomparsa dei percorsi dedicati da oltre 8 anni. Coloro i quali sono rimasti fuori dalla prima fascia delle Gps, quella dalla quale sono stati “pescati” i supplenti da immettere in ruolo quest’anno (il ministero concederà il bis quest’anno) attendono risposte.
Proprio l’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze rende ancora più pressante la necessità di ottenere il titolo prima possibile. Proprio la riattivazione dei PAS, percorsi abilitanti dei quali si sono perse le tracce da un decennio quasi e mai dimenticati da molte forze politiche che ne riconoscono il valore, potrebbe essere la soluzione per consentire a migliaia di insegnanti precari di ottenere la stabilizzazione del ruolo.