Gps scuola: torna l’assunzione straordinaria prima fascia?
Una delle sfide più difficili che attendono il mondo della scuola e il ministero dell’istruzione per il 2022 c’è sicuramente la riduzione del precariato. Per fare questo, anche in virtù delle direttive che arrivano dall’Europa, sarà necessario introdurre una normativa che consenta di assumere anche attraverso procedure straordinarie i supplenti assunti con contratti a termine.
Impegno formale con l’Ue
In questo senso il Governo ha già preso un impegno formale con il Comitato UE, assicurando la volontà di dare priorità assoluta al tema del precariato nel 2022. Il confronto tra il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e i sindacati è già in corso per studiare la migliore soluzione possibile.
Ripristino del doppio canale di reclutamento
Insomma i contratti a termine dovranno essere uno strumento sempre meno utilizzato. I sindacati in questo senso spingono da tempo per il ripristino del doppio canale di reclutamento. Questo consentirebbe l’assunzione dei candidati più giovani alla docenza attraverso concorsi ordinari regolari e la stabilizzazione dei precari con anni di servizio alle spalle. Il canale sarebbe sempre quello delle attuali supplenze (GPS) di prima e seconda fascia. In questo modo, si otterrebbe il risultato di consentire ai docenti non abilitati di specializzarsi attraverso un corso post-universitario.
Assunzione prima fascia Gps non funziona
Ci sono ancora migliaia di assunzioni non effettuate e la strada già battuta dell’assunzione straordinaria dalla prima fascia delle GPS introdotta con il decreto Sostegno bis certo non può essere considerata un successo da ripetere, considerato che in passato ha prodotto un numero eccessivamente esiguo di immissioni in ruolo.
In quell’occasione infatti si assistette all’esclusione del servizio prestato nelle scuole paritarie e dei precari con titoli inseriti in seconda fascia. Il mondo della scuola italiana non può più permettersi qualcosa come un milione e mezzo di precari inseriti in più graduatorie di prima e seconda fascia delle GPS.
La richiesta Ue
La beffa è che di questi candidati, circa 400mila potrebbero essere subito assunti, avendone i requisiti. Senza i 150mila supplenti la scuola italiana non reggerebbe, e questo dà la misura di un sistema che ancora non riesce a trovare un punto di equilibrio.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha già raccomandato all’Italia di “ridurre il numero dei successivi contratti a tempo determinato nel settore dell’istruzione pubblica; valutare misure per lanciare concorsi di assunzione aperti a lavoratori non iscritti nelle liste Gae, ma hanno accumulato significative esperienze lavorative e competenze che ne derivano dal loro impiego con successivi contratti a tempo determinato”.