Scuola

Gradoni stipendiali scuola: cambia tutto per i neo ammessi in ruolo, c’è la sentenza

Gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente. Continuano ad arrivare sentenze favorevoli alla tesi sostenuta da Anief che garantirebbe parità di trattamento sia a chi è stato assunto prima del 2010 sia a chi è stato assunto dopo quell’anno scolastico.

Sentenze favorevoli

Lo annuncia con soddisfazione Anief: “I tribunali del lavoro di tutta Italia continuano a dichiarare pieno accoglimento alle tesi patrocinate dall’Anief e applicano il previgente gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente. Stavolta la vittoria Anief arriva dal Tribunale del Lavoro di Nuoro, dove gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Marcello Frau fanno dichiarare il diritto di una docente neoimmessa in ruolo al medesimo ‘gradone’ stipendiale riconosciuto solo a quanti fossero stati assunti prima del 2010“.

Clausola di salvaguardia

Una nuova sentenza che conferma il pieno diritto dei docenti immessi in ruolo a veder applicata nei loro confronti la clausola di salvaguardia: “Dal Tribunale del Lavoro di Nuoro arriva una nuova conferma della validità delle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato sul diritto dei docenti immessi in ruolo dopo il 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto negli anni precedenti, all’applicazione della ‘clausola di salvaguardia’ che riconosce il mantenimento del gradone stipendiale ‘3-8 anni’ che la contrattazione, però, riconosceva solo se già immessi in ruolo prima del 2011″, dice Pacifico.

Rilievi di illegittimità

Pacifico spiega l’ingiustizia alla base di questa prassi: “La contrattazione economica del 2011 – spiega il presidente Anief- discrimina da sempre e palesemente i precari e tutti gli immessi in ruolo con anni di servizio a tempo determinato alle spalle ed è evidente che il ccnl vada adeguato alle normative eurounitarie anche su questo punto. Sono tanti i rilievi di illegittimità che abbiamo sollevato in questi anni e confermiamo la nostra intenzione di farci portavoce in contrattazione di tutti i lavoratori della scuola che ancora vedono violati i loro diritti“.