Nuove regole quarantena scuola: semplificazione delle procedure
La contagiosità di Omicron è inversamente proporzionale alla sua pericolosità, se raffrontata con la variante Delta. Questo ci stanno dicendo gli esperti. Il che, unito all’alta percentuale di vaccinati nel nostro Paese, dovrà portare necessariamente a una revisione delle regole, anche per quel che riguarda la quarantena a scuola.
Semplificare le quarantene
Il Ministro Bianchi anticipa la volontà di semplificare le quarantene a scuola: “Per quanto riguarda la semplificazione, noi stiamo ascoltando veramente tutti e stiamo trovando il modo per permettere a tutti di gestire al meglio una situazione che però è gestibile e sotto controllo. Quindi, con grande serenità d’animo lavoriamo come sempre con tutti, ma soprattutto per tutti i nostri bambini“.
Uno dei temi più delicati riguarda la scuola primaria, “stiamo lavorando anche con loro, stiamo ascoltando tutti i dirigenti, i sindaci, stiamo ascoltando tutti proprio per fare in modo che sia progressivamente sempre migliore e più semplice per tutti“.
Procedura più rapida e semplice
Andrea Costa, sottosegretario alla salute, dice: “Ci sono delle riflessioni in corso. Stiamo valutando il quadro epidemiologico ma credo che quando parliamo di asintomatici positivi, ragionare sull’ipotesi del ritorno in classe senza più prevedere un tampone credo che possa essere una risposta importante che semplificherebbe la gestione sul territorio”, sottolineando “la necessità di semplificare le regole e garantire una procedura più rapida e semplice“.
“Se pensiamo ai ragazzi dai 12 anni in su, ovvero gli studenti che frequentano le medie e le superiori, parliamo di platee dove l’80% si è vaccinato e non possiamo non tenerne conto. Se vogliamo garantire la didattica in presenza credo che chi si è sottoposto a vaccinazione debba continuare a restare in classe“, ha proseguito Costa.
Scuola in sofferenza
L’ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “E’ urgente che si rivedano i protocolli sulle quarantene a scuola, ci sono troppe norme e troppo confuse. Condivido e faccio mio in questo senso l’appello dei dirigenti scolastici che hanno la responsabilità di farle rispettare”. E aggiunge: “E’ sbagliato dire che tutto va bene, la scuola è aperta ma in grande sofferenza“.
La sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia, senatrice M5S “Stiamo valutando una semplificazione delle norme sulle quarantene e sui rientri a scuola assieme al ministero della Salute, perché ovviamente su questa materia non ci si può muovere esclusivamente di nostra iniziativa”. “Certamente si tratta di una procedura che può essere snellita, stiamo lavorando a delle semplificazioni per quegli studenti che si sottopongono a un test che dà esito negativo, il cui rientro a scuola conosce appesantimenti burocratici molto problematici per le famiglie“.
E le GAE sono morte definitivamente, quando erano le graduatorie intoccabili e che avevano la precedenza su tutti ora esistono solo le GPS graduatorie piene di persone senza neanche un giorno di esperienza
All’inizio della pandemia ci definimmo come “i ragazzi del 99”.Dopo il terzo anno scolastico non solo del 99 ,ma anche quelli delle imprese Napoleoniche ,siamo ritornati indietro
Fate le regole e poi tutto ricade sulle famiglie e ai medici di famiglia. Per attivare la dad a chi é in quarantena bisogna chiedere al padre eterno autorizzazione. Quando fate le regole scendete in campo a verificare perché non é come dite voi . I numeri che avete oltretutto non sono quelli . Le scuole stanno al limite e insegnare con 3 studenti in classe e il resto a casa non é semplice. Gestito malissimo e come al solito con regole schifose. Alle quale le famiglie tutti i giorni vanno a sbattere. Senza che nessuno si prende responsabilità. Rimpalliamo tra presidi , professori e medici nessuno vuole prendersi la responsabilità e chi ci rimette sono i ragazzi. Bravi complimenti scendete in campo anche voi e riportate le cose veritiere non quelle che vi fanno grandi facendo credere che va tutti bene.
Mi rivolgo a chi è di dovere ,mio figlio ha la disabilità è vaccinato nonostante il vaccino e nonostante che lui in classe entra ,saluta i suoi compagni e professori,si reca in una stanza con professore/Ssa di sostegno sto parlando della scuola superiore,e non va a scuola perché ci sono tre positivi…questo è già accaduto un mese e mezzo fa,gli state togliendo quel poco che c’era ,..e tutti i disagi che comporta ,che non elencherò,ma credetemi la scuola è importante per tutti ma per i ragazzi/ze con disabilità lo è molto molto di più…a che è servito fare il vaccino se poi lui sta a casa ?
E del fatto di tenere in quarantena i bambini delle elementari guariti e vaccinati sebbene sia questa una chiara violazione del decreto legge del 31 dicembre secondo cui i vaccinati con ciclo completo e guariti da meno di 120 GG non sono soggetti a quarantena né a tampone?
Vorrei sapere se in caso di positività in classe i ragazzi che hanno già il booster devono portare ffp2 anche quando fanno sport di squadra ( pallavolo )
È da giorni che scrivo mail alla federazione, al ministero dell’istruzione,al ministero dello sport ma nessuno risponde a questo quesito
È necessario saperlo in quanto è impossibile fare attività fisica con ffp2 dato che sarebbe nociva x l’atleta…. Fosse obbligatoria questo comporterebbe la morte definitiva delle società sportive
Grazie
Non sapete proprio di cosa state parlando..a scuola tutto bene.. venite a vedere. Nn abbiamo nemmeno le mascherine.
Ho vaccinato i miei figli affinché potessero andare a scuola in presenza e non solo il green pass non è mai stato chiesto , ma si ripresenta di nuovo la dad . È inaccettabile che non si possa andare a scuola , l’istruzione e il lavoro non devono essere toccati .
Anche alle elementari che necessità c’è di fare due tamponi e sottoporre questi bambini ad una doppia tortura? Fatene uno a 4/ 5 gg dal contatto e basta , anche perché se ogni settimana si presenta un positivo in classe , questi poveri bambini devono ripetere la procedura e oramai hanno il terrore
Concordo per l’esemplificare le procedure, ma non per i bambini della scuola dell’infanzia, dove l’obbligo della mascherina non esiste e, ahimè mi dispiace dirlo, molti genitori li mandano a scuola raffreddati e tachipirinati. Anche i docenti hanno una famiglia alle spalle e non sono super eroi.