Scuola

Concorso ordinario secondaria: una buona notizia e una cattiva

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto relativo al Concorso ordinario per la scuola secondaria, già bandito e per il quale si è già conclusa la fase di iscrizioni da parte dei candidati, è sicuramente un importante pass in avanti verso l’attuazione di un appuntamento molto atteso da quasi mezzo milione di aspiranti.

La buona notizia e la cattiva

La buona notizia è che il decreto è stato finalmente pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 gennaio 2022. La cattiva notizia è che ancora non si riesce a parlare di date ufficiali circa il suo avvio, e questo non è un buon segnale considerato che ci si aspettava potesse partire quantomeno entro gennaio 2022, dopo che era stato promesso dal ministero che sarebbe partito, come il concorso ordinario infanzia e primaria, entro il 2021.

Le modifiche apportate dal nuovo decreto non costituiscono una sorpresa particolare per i candidati, dal momento che si limitano a ufficializzare ciò che già si sapeva. E cioè che come per il concorso ordinario infanzia e primaria, si dice addio alla prova preselettiva e a una delle prove scritte. Ciò significa che chi parteciperà al concorso dovrà cimentarsi con prova scritta, prova orale e valutazione dei titoli.

Quasi mezzo milione di domande

Come detto per la data di avvio ci sarà da aspettare ancora, in considerazione del fatto che siamo ancora in piena pandemia e che non ci sono certezze circa la possibilità che la curva dei contagi cominci a scendere in maniera sensibile. Per questo, il Governo è particolarmente prudente e vuole pensarci bene prima di dare il via a una procedura che comporterà l’assembramento di un notevolissimo numero di candidati provenienti da tutta Italia. Il concorso riguarda numerosi classi di concorso e sarà caratterizzato da un numero considerevole di partecipanti. Sono state presentate 430.585mila domande, da distribuire tra le numerose classi di concorso.

Non prima di febbraio

Il prossimo passo sarà appunto quello, da parte del Ministero, di pubblicare un calendario con la scansione dei giorni per classe di concorso. Poi toccherà agli Uffici Scolastici pubblicare, almeno quindici giorni prima della prova, l’abbinamento dei candidati alla sede. Questo significa che sicuramente il concorso non si svolgerà prima di febbraio, nella migliore delle ipotesi.

Ogni candidato svolgerà la prova nella regione indicata nella domanda presentata entro il 31 luglio 2020, ma le classi di concorso con un numero non elevato di partecipanti saranno sottoposte all’aggregazione delle procedure.
Vincerà il concorso chi avrà superato prova scritta e prova orale, o eventualmente prova pratica per le classi di concorso che la prevedono, e con la valutazione dei titoli si collocherà nel numero dei posti banditi per quella classe di concorso in quella regione.