Proroga Organico Covid: si apre uno spiraglio, c’è un prezioso alleato
Lasciano ben sperare le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sul tema della proroga dell’Organico Covid Docenti e Ata. Le parole del Ministro sono arrivate durante l’audizione in commissione Cultura alla Camera, ha parlato anche dell’organico Covid docenti e Ata, e confermano come ci sia uno spiraglio in ottica proroga fino a fine anno scolastico. Insomma i dipendenti dell’organico Covid possono contare su un prezioso alleato. Organico Covid che in questi giorni sta vivendo le vicissitudini legate al ritardo con cui stanno arrivando i pagamenti degli stipendi relativi ai mesi arretrati. E che in molti casi non hanno ancora visto rinnovato il loro contratto, nonostante sia scaduto alla fine dell’anno scorso e le lezioni siano riprese praticamente ormai in tutta Italia.
Fondi ancora da reperire
L’organico Covid, in scadenza il 30 dicembre 2021, è stato rinnovato per tutti indistintamente fino a marzo 2022. Ma il ministero ha preso l’impegno, contestualmente all’annuncio della proroga fino alla fine dell’attuale stato di emergenza, di provvedere al reperimento dei fondi utili a consentire a tutti i dipendenti di questo organico speciale di restare in servizio fino alla fine dell’anno scolastico.
L’appello al Parlamento
I sindacati come Anief hanno già presentato emendamenti utili a consentire la proroga mediante il decreto milleproroghe. Ma nel frattempo, le parole del titolare del dicastero di Viale Trastevere confermano come da parte del ministero la proroga dell’organico covid sia segnato con un circoletto rosso sull’agenda. I presidi hanno sottolineato più volte come l’emergenza legata alla pandemia, in corso più che mai, renderebbe impossibile lo svolgimento delle lezioni se il contingente Covid dovesse venire meno: “Mi appello al Parlamento, serve il vostro aiuto, ma docenti e Ata servono per concludere in modo ordinato l’anno scolastico”.
Contratti in bilico
Nelle prossime settimane in questo senso si attendono novità, anche per consentire ai diretti interessati di capire se potranno contare sullo stipendio fino alla fine dell’anno scolastico e per consentire alle scuole e ai presidi di programmare serenamente lo svolgimento delle lezioni fino a giugno sapendo di poter continuare a contare su un contingente che finora si è rivelato indispensabile.