Scuola

Ordinanza chiusura scuole Calabria: la verità sulla notizia che sta circolando

E’ stata smentita dalla Regione Calabria la presunta nuova ordinanza, regionale, che decreterebbe una nuova chiusura delle scuole in Calabria. La notizia è circolata nelle ultime ore su numerosi gruppi WhatsApp, creando apprensione, ma anche in alcuni casi speranza da parte di coloro i quali sperano nella chiusura delle scuole. Per molti studenti, come è facile immaginare, una delusione scoprire che invece a scuola bisogna continuare ad andare.

Una notizia falsa

L’unica certezza è che si tratta di una notizia falsa, perchè ormai la questione è stata archiviata con l’ordinanza del Tar che non lascia discrezionalità alla regione per quel che riguarda la possibilità di lasciare a casa gli studenti.

Il documento che ha come oggetto “Ordinanza regionale per la chiusura delle scuole in Calabria” è in realtà un duplicato di quello emesso dalla regione e pubblicato sul sito della Regione Calabria, nella sezione ordinanze. Si tratta dell’ordinanza n.3 e risale ad inizio anno.

La conferma del presidente Occhiuto

La conferma è arrivata dall’ufficio stampa del Presidente Roberto Occhiuto.

Dunque il messaggio con oggetto, “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 133 in materia di igiene e sanità pubblica. Sospensione delle attività scolastiche nelle giornate dal 24 al 29 gennaio 2022” è una bufala messa in giro da qualcuno che ha voluto creare un po’ di disordine in giornate in cui di certo non se ne sentiva il bisogno.

I responsabili rischiano

Addirittura è pronto a denunciare i responsabili della fake news il governatore Roberto Occhiuto: «Sta girando, tra gli addetti ai lavori e non solo, una falsa ordinanza della Regione sulla chiusura delle scuole – scrive Occhiuto su Facebook –. Si tratta di una fake news. Le scuole in Calabria sono aperte e resteranno aperte. E i nostri ragazzi potranno continuare a frequentarle in tutta sicurezza. Chi diffonde notizie false creando confusione e apprensione nella popolazione dovrà rispondere dei suoi comportamenti alle autorità giudiziarie competenti che verranno tempestivamente informate di questa vicenda».