La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto relativo al concorso ordinario scuola secondaria è un buon segnale. Allo stesso tempo, però non si può non notare che di data di avvio del concorso stesso ancora non se ne parla, e la sensazione è che difficilmente si riuscirà a farlo se prima l’impennata di contagi derivante dalla variante Omicron non darà tregua.

Due anni di attesa per il concorso secondaria

E così si rischia di arrivare a quasi due anni di attesa per tutti i candidati a un concorso per il quale le domande di iscrizione sono state inviate ormai da tempo immemore. Sottolinea la criticità della situazione il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, e da sempre molto attento alle vicende che riguardano i precari: “Lo stallo del concorso ordinario per i docenti della scuola secondaria conferma quanto sosteniamo da marzo 2020, poi tradotto nel ddl 1920. Siamo ormai agli appelli a insegnanti in pensione e parenti degli studenti affinché si mettano a disposizione per gestire le classi”.

Programmazione impossibile

E’ ormai evidente come in epoca di pandemia programmare i concorsi e sperare che non ci siano intoppi diventa un e servizio di stile quantomeno ottimistico. Per questo, il buon proposito del ministro dell’Istruzione Bianchi di attuare concorsi ordinari con cadenza annuale, e procedura semplificata, diventa di difficile attuazione alla luce dell’incognita inerente la piega che la pandemia prenderà nei prossimi mesi.

Pas e assunzioni in attesa dei concorsi ordinari

Se da un lato ci si può augurare che l’estrema contagiosità di Omicron, legata alla sua bassa letalità anche grazie ai vaccini, possa consentire di ottenere quell’immunità di gregge che renderebbe il virus endemico, dall’altro non si può certo aspettare ancora e sperare che vada tutto bene. Per questo bisogno nel frattempo mettere in campo provvedimenti adeguati che consentano di sbloccare la situazione. Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama insiste su un tema già sollevato in diverse occasioni: “Situazione che suggerisce da una parte l’immediata riattivazione dei percorsi formativi abilitanti (PAS) per i supplenti confinati in seconda fascia, dall’altra un piano straordinario d’assunzione per titoli e servizi. I concorsi ordinari hanno infatti tempi e caratteristiche incompatibili con l’urgente bisogno di personale esperto“.