Alternanza scuola-lavoro: studente muore schiacciato l’ultimo giorno a 18 anni
Tragedia in provincia di Udine dove uno studente di 18 anni è morto in un incidente in un’azienda di Lauzacco (in provincia di Udine). La vittima frequentava un istituto tecnico a Udine. A rendere ancora più tragica la vicenda, il fatto che pare il ragazzo fosse al suo ultimo giorno di stage in un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro (ora PCTO).
Una normale giornata di lavoro
La dinamica dell’incidente racconta di una normale giornata di lavoro di carpenteria metallica in una azienda meccanica. L’incidente è stato causato da una putrella che gli è caduta addosso, non lasciandogli scampo.
Il giovane è stato subito soccorso dai colleghi di lavoro e poi dal personale del 118. Non è bastato nemmeno l’intervento dell’elisoccorso, giunto per agevolare i soccorsi. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e i carabinieri della Compagnia di Palmanova. Purtroppo tutto è stato inutile. Ora toccherà alle indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura di Udine verificare dinamica ed eventuali responsabilità. sono in corso di accertamento. Indagano
Profondo dolore
“La morte di un ragazzo di 18 anni durante una esperienza di stage provoca profondo dolore. Incidenti come questo sono inaccettabili, come inaccettabile è ogni morte sul lavoro. Il tirocinio deve essere una esperienza di vita. Esprimo il mio più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Dobbiamo mettere tutto il nostro impegno, come istituzioni, a lavorare con più forza perché episodi come questo non si ripetano più”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sul caso avvenuto a Udine.
“Un fatto di una gravità inaudita, indegno per un paese civile, la morte sul lavoro di uno studente di appena 18 anni. Lo stage in un’azienda dovrebbe garantire il futuro ad un giovane, non condurlo alla morte. Non ci sono parole per commentare questa tragedia orribile”, ha scritto su Twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.
“E’ incomprensibile – hanno dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen – come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità“.
L’intervento del Ministero
“In questo momento però – hanno aggiunto i due esponenti della Giunta regionale – l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto“.
“Già è indegna la continua strage di persone sui luoghi di lavoro. Ancora più inammissibile – dichiara Nicola Fratoianni, segretario nazionale di SinistraItaliana- quella di uno studente. Gli studenti devono stare a scuola, non a rischiare la vita”.
“Ci aspettiamo da subito che il Ministero intervenga sulla questione” commenta Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi “Non crediamo sia possibile morire a questa età mentre si fa un’attività didattica. Da quando è stata introdotta, l’alternanza scuola lavoro ora Pcto ha molti aspetti problematici. Tra tutti l’inserimento sui luoghi di lavoro senza un’adeguata formazione. Chiediamo risposte subito”.