Aggiornamento Gps 2022: cosa succede se non si farà
Aggiornamento GPS, il Ministero conferma ai sindacati l’intenzione di rinviare tutto al 2023-24, quando ci saranno anche nuove regole. La situazione è in aggiornamento, con il prossimo incontro per riparlarne ed eventualmente ufficializzare il tutto giovedì 27 gennaio.
Le critiche dei sindacati
Non tardano ad arrivare le critiche a questa intenzione da parte del Governo. Uil Scuola, presente all’incontro con Paolo Pizzo e Pasquale Raimondo dice: “Basta assumere supplenti senza titolo. Si proceda con l’aggiornamento. Procedura online da definire in più fasi. Per la UIL bisogna lavorare affinché l’aggiornamento si preveda già per l’a.s. 2022/23 che potrebbe anche essere effettuata con graduatorie aggiuntive, con le vecchie norme in attesa dell’approvazione del regolamento da attuare nell’anno scolastico successivo”.
L’alternativa di Pittoni
Critico anche il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a palazzo Madama: “Com’era prevedibile, il regolamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) non è ancora pronto. Si può comunque prorogare l’efficacia dell’ordinanza ministeriale 60/2020, nel senso di farla valere anche per il primo rinnovo delle GPS, permettendo così sia l’inserimento di tutti gli aspiranti che ne hanno titolo sia il cambio di provincia per chi è già in graduatoria”.
“In pratica – spiega Pittoni – si prolungherebbe la validità dell’ordinanza nelle more della conclusione dell’iter che porta alla emanazione del nuovo regolamento. La norma, infatti, consente in prima applicazione di ricorrervi considerati i tempi solitamente lunghi per l’aggiornamento delle regole. Si andrebbe quindi semplicemente a prendere atto che, anche per il permanere dell’emergenza pandemica, non resta che continuare a utilizzare lo strumento attuale prorogandone la validità di un altro biennio. Nessuna controindicazione: tutti gli insegnanti potranno aggiornare il loro punteggio in relazione al servizio svolto nell’ultimo biennio; via libera agli spostamenti da una provincia all’altra, con l’effetto non trascurabile di innalzare la qualità del servizio scolastico favorendo la mobilità di chi è maggiormente titolato; migliaia di giovani laureatisi negli ultimi due anni avranno la possibilità di accedere all’insegnamento senza ricorrere – conclude Pittoni – allo strumento, che dovrebbe essere solo residuale, della Messa a disposizione (MAD)”.
La petizione dei precari
Un gruppo di insegnanti precari ha pubblicato una petizione che chiede un rinvio dell’aggiornamento delle Gps per le supplenze:
“Il MIUR ha fatto sapere in data 24/01/2022 in un incontro tenuto con i sindacati di categoria, la propria volontà di rinviare il tanto atteso aggiornamento delle GPS docenti previsto per il 2022 come da OM 60/2020, al 2023.
L’aggiornamento o nuovo inserimento nelle suddette graduatorie docenti è uno degli appuntamenti tanto attesi per gli aspiranti docenti che ricevono supplenze. Il Ministero non può cambiare le carte in tavola da un giorno all’altro stravolgendo l’ordinanza fatta in precedenza, prendendosi gioco di tante persone che attendevano da quasi 2 anni ormai, di aggiornare l’istanza. C’è un limite a tutto, perché i docenti sono esseri umani, e come tali, spesso programmano la loro vita sulla base delle Graduatorie in cui si è inseriti. L’eventuale rinvio al 2023 causerebbe un danno enorme a tutti quegli insegnanti che avevano programmato di cambiare provincia per motivi personali, o a tutti coloro che vogliono aggiornare il punteggio maturato in questi ultimi 2 anni scolastici, o ancora, ai giovani neolaureati che vorrebbero intraprendere la carriera dell’insegnante e quindi iniziare a “farsi le ossa” in questo settore pubblico, oltre che avere una nuova opportunità lavorativa.
Il rinvio al 2023 sarebbe una grande sciagura anche per moltissime scuole, soprattutto del Nord Italia, che ancora oggi (Gennaio 2022), non riescono a trovare insegnanti per via delle carenze di insegnanti presenti nelle GPS e nelle connesse G.I. . Spesso molti dirigenti scolastici ricorrono alle MAD (messa a disposizione) per coprire i posti che si sono liberati, non potendo contare, in molte province, di un numero soddisfacente di docenti presenti nelle Graduatorie.
Pertanto, per i motivi sovraesposti, chiediamo di firmare questa petizione per NON consentire al MIUR di rinviare l’aggiornamento delle GPS docenti al 2023, come da propria volontà, e di fatto, attenersi all’OM 60/2020 e aggiornarle nell’anno in corso 2022!
Qualora ci fossero problemi con il sistema informatico utilizzato per effettuare l’aggiornamento, chiediamo tra le altre cose, che questo venga semmai potenziato o migliorato, dando magari la possibilità agli aspiranti docenti di poter visionare i propri punteggi prima di inoltrare la domanda e procedere attraverso una funzione che consenta la tempestiva revisione di eventuali errori. Questo lo si può fare tranquillamente! Ricordiamo infatti che nel 2020 (in occasione dell’ultimo aggiornamento) fu istituito su Istanze online del sito del MIUR il nuovo sistema informatico in meno di un mese, tra le tante difficoltà e ritardi dovuti alla pandemia e al passaggio dal cartaceo al digitale. Il sistema aveva retta molto bene nonostante fosse nuovo e nemmeno sperimentato.
Non vediamo quindi, quali possano essere queste difficoltà riscontrate dal Ministero e dagli USP territoriale se il sistema digitale permette di accelerare i tempi e risparmiare tanto lavoro agli addetti!
Qualora poi si volesse emanare un nuovo regolamento che disciplini ex novo tali Graduatorie (GPS), lo si faccia con celerità, anche perché siamo ancora nel mese di Gennaio e crediamo che il tempo per revisionare e potenziare il tutto fino all’estate del 2023 ci sia eccome!
In conclusione si ritiene quindi che non vi siano validi motivi per il rinvio dell’aggiornamento delle GPS docenti al 2023! Si proceda all’aggiornamento per quest’anno quindi, 2022!”.
La delusione di Anief
“Invece di sburocratizzare e aprire al doppio canale di reclutamento, come stanno chiedendo pure i partiti di maggioranza come il Pd, si abbandonano letteralmente centinaia di migliaia di supplenti al loro destino, gettando in questo modo nuove basi per rafforzare la supplentite anziché debellarla”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“Siamo fortemente contrari al rinvio della riapertura delle Gps: c’è pure in ballo un principio di affidamento che non può essere leso. In pratica, le scuole possono essere aperte in barba alle più elementari regole sulla sicurezza, con tantissimi casi di contagi nelle classi, mentre si spostano in avanti con una leggerezza immotivata l’aggiornamento per le Gps, lo svolgimento dei concorsi a cattedre e abilitanti in barba a quello che dice l’UE e pure il voto per il rinnovo delle Rsu d’istituto. Tutto questo è irragionevole e noi non ci stiamo: ci opporremo in tutte le sedi possibili”, conclude il presidente Anief.
Concordo con la necessità di riapertura delle GPS, resterebbero esclusi i neolauriati e i precari già inseriti non potrebbero cambiare provincia per anni.