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Proroga organico covid Ata: i fondi non bastano, c’è stato un errore

Come previsto e prevedibile, la sola proroga dei contratti COVID Ata e docenti fino al 31 marzo 2022 (con promessa di reperimento fondi per arrivare a fine anno scolastico) non si è rivelata sufficiente a un rinnovo automatico di tutti i rapporti di lavoro in scadenza alla fine dello scorso anno.

Budget insufficiente

Secondo Orizzonte Scuola, il budget destinato al rinnovo dei contratti dell’organico COVID non è sufficiente a garantire il rinnovo da parte di tutte le scuole. Dipende tutto dall’insufficienza di fondi messi a disposizione delle scuole da parte del ministero.

E così nonostante la necessità di rinnovare i contratti Covid, molte scuole si ritrovano nella situazione di non poter effettivamente rinnovare i rapporti di lavoro con i loro collaboratori scolastici, per insufficienza di fondi.

Fondi per le scuole

Le disposizioni della nota ministeriale, infatti, non coincidono con l’effettiva disponibilità di fondi da parte del Ministero. E così molte proroghe sono destinate a terminare prima del 31 marzo 2022. Un problema che sta riguardando soprattutto il personale Ata.

Il problema nasce dal fatto che il Miur ha messo a disposizione delle singole scuole per prorogare i contratti covid un budget pari alla spesa già sostenuta da settembre 2021 al 30 dicembre 2021. Un conteggio che si è rivelato insufficiente a coprire la reale necessità delle singole scuole per le proroghe di tutti i posti in organico.

Errore di valutazione

Questo perchè le nomine Covid in molti casi, sono iniziate nelle scuole dopo alcuni mesi dall’inizio dell’anno scolastico. Questo ritardo delle assunzioni sui posti covid ha falsato gli importi già utilizzati dalle scuole, facendo ritenere al ministero che i fondi messi a disposizione fossero sufficienti, ma non lo sono.

Solo se il Miur riuscirà ad aumentare in tempi brevi il budget da riservare alle scuole si riuscirà a provvedere alla proroga di tutti i contratti Covid, in modo da assicurare il posto di lavoro ai dipendenti e le prestazioni necessarie alle scuole.