Rinvio aggiornamento Gps: ecco chi saranno i più penalizzati
A meno di clamorose quanto improbabili marce indietro da parte del ministero dell’Istruzione, l’appuntamento attesissimo con l’aggiornamento Gps 2022 è destinato a saltare, come comunicato nelle scorse ore proprio dal Miur ai sindacati. Non sono tardate ad arrivare le reazioni sia da parte delle forze sociali che da parte della politica, per una decisione che se pur nell’aria sorprende per le conseguenze che avrà, come spesso accade, soprattutto per il mondo dei docenti precari.
Non solo penalizzazione per i precari
Ma che penalizzerà anche i neolaureati, e quindi come spesso succede i più giovani, che dovranno rimandare la possibilità di inserirsi all’interno delle graduatorie.
“Rinviare al 2023 l’aggiornamento delle graduatorie per le supplenze degli insegnanti, previsto per quest’anno, sarebbe un duro colpo per centinaia di migliaia di docenti precari e neolaureati”. E’ l’allarme che lancia Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione. La decisione comunicata circa il rinvio dell’aggiornamento delle Gps nel corso dell’ultimo incontro fra sindacati e Ministero ha spiazzato tutti.
Sacrifici mortificati
Il sottosegretario spiega in che modo questa decisione andrà a impattare su una serie di settori già di per se svantaggiati: “I tecnici e il personale del ministero dell’Istruzione stanno facendo da mesi un lavoro straordinario per la scuola, in condizioni oggettivamente molto complesse. Ma dobbiamo cercare di fare tutti insieme uno sforzo ulteriore, in modo da non mortificare i sacrifici di quanti, in questo stesso periodo, hanno conseguito titoli di studio e abilitazioni proprio nella speranza di progredire o fare il primo ingresso nelle graduatorie“, ha sottolineato Sasso.
Spirito di servizio
La sensazione è che dopo tutti gli sforzi chiesti al mondo dei docenti, sforzi che si continuano a chiedere in virtù della pandemia che non molla la presa, si continui a spremere una forza lavoro già stremata: “In questi due anni il mondo della scuola ha risposto in maniera straordinaria a tutte le sollecitazioni arrivate dal Governo e dalle Istituzioni. Gli insegnanti, in particolare, hanno aderito con grande spirito di servizio e senso di responsabilità alla campagna vaccinale, all’utilizzo del Green Pass, alla flessibilità richiesta nell’offerta didattica”, avverte il deputato della Lega.
Rischi di demotivare i docenti
Ecco perchè la decisione di rinviare l’aggiornamento della graduatorie dà la sensazione di essere la classica scelta sbagliata al momento sbagliato: “Posticipare di un anno l’aggiornamento delle graduatorie rischierebbe di demotivare tanti di loro, tra l’altro proprio quelli storicamente più penalizzati e meno garantiti. Cerchiamo una soluzione ragionevole – conclude Sasso – nell’interesse di tutti“.
Non è giusto che chi si è laureato a fine anno 2020 debba aspettare ancora un anno per entrare in graduatoria. Non è giusto