24 cfu docenti: sono ancora indispensabili ma fino a quando?
In attesa che venga ufficializzata la riforma del reclutamento scolastico voluta dal ministro Bianchi (da verificare anche la sua posizione, in virtù di ciò che potrà accadere al Governo in seguito all’elezione del Presidente della Repubblica), per accedere ad alcune classi di concorso, quindi a una specifica materia di insegnamento, i 24 Cfu criticati dallo stesso ministro dell’Istruzione sono ancora necessari.
La laurea non è sufficiente
Al momento infatti, non è sufficiente avere la laurea. Probabilmente non lo sarà nemmeno dopo la riforma del reclutamento, che nelle intenzioni del ministro dovrebbe prevedere la necessità di presentarsi già abilitati al concorso avendo acquisito 60 crediti universitari.
Il sistema attuale richiede il possesso di CFU integrativi, utili a compensare eventuali lacune formative in alcuni ambiti didattici. Ad esempio i laureati in giurisprudenza che vogliono insegnare diritto, nel caso in cui abbiano una laurea successiva all’anno accademico 2000/2001, devono integrare degli esami di economia. Per questo è richiesto possedere tutti i CFU richiesti dalla propria classe di concorso per avere diritto all’ammissione dei concorsi scuola e iscriversi alle graduatorie GPS.
Cancellazione dalla graduatoria
In questo senso il primo passaggio è quello di verificare il proprio piano di studi. Nel caso in cui non si dispone di tutti gli esami o crediti necessari, il rischio è quello di essere esclusi dalle graduatorie GPS. Una circostanza verificatasi nel corso dell’ultimo aggiornamento delle GPS: molti aspiranti docenti hanno visto il proprio nome cancellato dalla graduatoria per questo motivo.
La conseguenza è veder inibita per un biennio la possibilità di essere convocati per le supplenze, e perdendo anche la possibilità di incrementare il proprio punteggio. Biennio che rischia di trasformarsi adesso in un triennio, se verrà confermata la decisione del ministero di rimandare l’aggiornamento delle gps per il 2022, e fissarlo solo per il prossimo anno.
A cosa servono i 24 Cfu
Se c’è la necessità di integrare solo pochi esami, c’è la possibilità di farlo attraverso l’iscrizione a corsi singoli. In questo modo si può selezionare la materia o le materie necessarie per integrare la propria classe di concorso.
I 24 CFU sono invece ancora indispensabili per partecipare a concorsi, graduatorie e TFA sostegno. Coloro i quali hanno necessità di un primo inserimento nelle graduatorie, per partecipare al concorso ordinario scuola e anche ai test di ammissione del corso TFA sostegno, devono essere in possesso di 24 CFU, ovvero 4 esami in materie socio-psico-pedagogiche. Se non sono già stati conseguiti nel proprio piano di studi universitario, anche questi vanno obbligatoriamente integrati, per l’ammissione a concorsi e graduatorie.