Nuovo concorso straordinario: doppia beffa, non si fa e sottrae posti alla mobilità
Al danno della mancata attuazione del nuovo concorso straordinario, si aggiunge la beffa del fatto che i posti destinati a questa procedura, mai svolta e di cui al momento non si fa più parola da tempo, non saranno disponibili per la mobilità.
I concorsi avviati e quelli no
Il nuovo concorso straordinario avrebbe dovuto svolgersi, con prova disciplinare, entro il 31 dicembre 2021. Era una procedura che era stata inserita per i docenti con tre anni di servizio all’interno del Decreto Sostegni bis, al pari del nuovo concorso ordinario infanzia e primaria (unico avviato e per il quale si stanno svolgendo le prove conclusive orali) e del nuovo concorso ordinario secondaria, al momento ancora fermo ma per il quale la macchina si sta rimettendo in moto, e che potrebbe veder attuate le prove in primavera. Lo scopo è immettere i vincitori di questo concorso a settembre 2022.
Bloccati molti posti per la mobilità
Stesso destino che avrebbero dovuto avere i vincitori del nuovo concorso straordinario, che però al momento sembra essere caduto nel dimenticatoio. Ma che tiene bloccati un bel po’ di posti. Nel decreto sostegni bis, si leggeva infatti che “i posti vacanti e disponibili di cui al primo periodo sono resi indisponibili per le operazioni di mobilità e immissione in ruolo”
Se il concorso dovesse svolgersi, quantomeno questi posti verranno recuperati. Altrimenti sarà una doppia beffa, perchè saranno stati anche sottratti alla mobilità.
I conteggi Uil
Il sindacato UIL Scuola spiega la situazione:
“Dopo le immissioni in ruolo di questa fine estate sono rimasti circa 55mila posti liberi nell’anno scolastico in corso. A questi vanno sottratti i circa 30mila posti accantonati per i concorsi già banditi ma non ancora conclusi di infanzia e primaria e I e II grado.
“Inserendo nel contratto sulla mobilità che si sta negoziando ora, per il prossimo anno, quanto previsto dal Sostegni bis, anche quei posti (stiamo parlando di circa 20 mila posti utili per trasferirsi) sono stati cancellati. Il concorso non è stato bandito, la mobilità è in atto, ma i posti restano congelati ad libitum. Bella idea, proprio nell’anno scolastico, in cui è previsto che tutti potranno muoversi. È un contratto/non-contratto burocratico – riflette Pino Turi – che non possiamo certo firmare”.