Aggiornamento Gps 2022: nuovo regolamento impossibile, ma la soluzione c’è
Lo spettro del rinvio dell’aggiornamento Gps 2022 aleggia sempre più sui docenti precari, dopo gli ultimi incontri tra sindacati e ministero dell’istruzione che hanno evidenziato il netto orientamento dell’amministrazione a bypassare l’appuntamento del 2022, mettendo di fatto nei guai coloro i quali hanno bisogno di aggiornare i propri titoli e tutti coloro che ancora non sono inseriti in graduatoria e attendevano proprio questo appuntamento per iniziare a giocarsi le proprie carte.
Unica strada percorribile
La situazione è ancora in divenire, nel senso che nonostante l’orientamento ormai abbastanza chiaro del ministero ci saranno da convincere sindacati e forze politiche contrarie al rinvio dell’aggiornamento al 2023. Ad alzare la voce nei confronti di questa possibilità, ultimo ma solo in ordine di tempo è il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a palazzo Madama, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei precari e sostenitore, tra le altre cose, della necessità di ripristinare i Pas.
Il senatore alza la voce circa questa eventualità: “No a rinvii! L’aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) è un diritto assoluto dei docenti; va perciò rispettato. I giorni scorsi ho avuto modo di discutere con ministro e vertici sindacali quella che appare come l’unica strada percorribile”.
Impossibile varare il nuovo regolamento
Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a palazzo Madama fa il punto della situazione: “Era evidente dall’inizio che disporre in tempo utile del nuovo regolamento sarebbe stato impossibile. Non resta allora che prorogare l’efficacia dell’ordinanza ministeriale 60/2020, nel senso di farla valere anche per il primo rinnovo delle GPS, permettendo così sia l’inserimento degli aspiranti che ne hanno titolo sia il cambio di provincia per chi è già in graduatoria”.
Continuare a utilizzare lo strumento attuale
Il senatore Pittoni spiega cosa porterebbe un tipo di decisione orientata in questo senso: “In pratica – spiega Pittoni – si prolungherebbe la validità dell’ordinanza nelle more dell’iter per l’emanazione del nuovo regolamento. La norma, infatti, consente in prima applicazione di ricorrervi considerati i tempi solitamente lunghi per la definizione delle regole. Si andrebbe quindi semplicemente a prendere atto che, anche per il permanere dell’emergenza pandemica, si può solo continuare a utilizzare lo strumento attuale prorogandone la validità di un altro biennio. Nessuna controindicazione: tutti gli insegnanti potranno aggiornare il loro punteggio in relazione al servizio svolto nell’ultimo biennio; via libera agli spostamenti da una provincia all’altra, con l’effetto non trascurabile di innalzare la qualità del servizio scolastico favorendo la mobilità di chi è maggiormente titolato; migliaia di giovani laureatisi negli ultimi due anni avranno la possibilità di accedere all’insegnamento senza ricorrere alla Messa a disposizione (MAD), che – conclude Pittoni – dovrebbe essere solo residuale”.