Mobilità 2022: a chi toccherà il trasferimento d’ufficio
La mobilità 2022, al momento, non soddisfa ne i sindacati ne i docenti, che speravano nell’abolizione del vincolo triennale, con cui invece dovranno ancora continuare a fare i conti. Ma nell’ambito della mobilità docenti, esiste anche un altro tipo di fattispecie con cui necessario fare i conti. Si tratta del trasferimento d’ufficio. Il trasferimento d’ufficio scatta nel momento in cui si viene a creare una cattedra vacante e disponibile in una sede non richiesta dal docente nella domanda di mobilità.
Come funziona il trasferimento d’ufficio
Il trasferimento d’ufficio riguarda quei docenti che non hanno una sede di titolarità. A questi insegnanti il ministero deve gioco forza assegnare una scuola dove prestare servizio. Diventa una scuola d’ufficio nel momento in cui il docente non può essere soddisfatto per nessuna delle preferenze espresse nella domanda. Può essere assegnata anche nel momento in cui non viene presentata domanda di mobilità.
La valutazione del punteggio differirà a seconda del caso specifico. Nel caso di trasferimento d’ufficio per un docente che aveva fatto domanda di mobilità, verrà considerato il punteggio spettante in base alla tabella di valutazione allegata al CCNI. Se invece il docente non ha fatto domanda di mobilità, il movimento viene disposto a punteggio zero.
Trasferimento d’ufficio, chi riguarda
- docenti in attesa di titolarità definitiva in provincia
- docenti che hanno perso la titolarità definitiva ai sensi dell’art.36 del CCNL, che riguarda i contratti a tempo determinato per i docenti in ruolo che possono accettare, nell’ambito del comparto scuola, rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado d’istruzione, o per altra classe di concorso, purché di durata non inferiore ad un anno, mantenendo complessivamente per tre anni, la titolarità della sede
- docenti in esubero provinciale
Si tratta di categorie di docenti che possono esprimere fino a 15 preferenze sia per la mobilità provinciale che per quella interprovinciale. Chi non riesce a ottenere nessuna preferenza tra quelle inserite nella domanda, riceve titolarità definitiva prima delle operazioni relative alla III Fase e il loro movimento rientra nell’operazione di trasferimenti d’ufficio dei docenti titolari su provincia che non hanno ottenuto il movimento a domanda nel corso delle precedenti operazioni.