Nuove regole quarantena scuola: cambia tutto tranne che per l’infanzia
Il nuovo decreto Covid, di prossima emanazione, regolamenta anche il tema delle quarantene a scuola. Non ci dovrebbero essere novità per le scuole dell’infanzia, considerato che i bambini non sono vaccinati e non portano le mascherine. Lo scopo è uniformare il più possibile le norme: dalla scuola primaria alle superiori con uno o due casi si resterà in classe, mentre con 3 si finirà in Dad. Non ci dovrebbero essere novità per il tampone di controllo. Dovrebbe però venir meno la necessità del doppio tampone.
Test antigenico o molecolare
Per tutti i vaccinati o i guariti fino a 18 anni la didattica a distanza verrà accorciata da 10 a 5 giorni. In caso di sintomi durante l’assenza, servirà un test antigenico o molecolare di controllo prima di essere riammessi a scuola. Addio al certificato medico che resterà valido solo per il rientro dei positivi.
Il sistema delle quarantene scolastiche per i contatti stretti di un positivo dovrebbe prevedere niente isolamento ma solo auto sorveglianza per i vaccinati o i guariti da meno di 120 giorni e per chi ha il booster; 5 giorni per chi è vaccinato con seconda dose o guarito da più di 120 giorni; 10 giorni per i non vaccinati.
“Il prolungamento dell’attività a distanza genera problemi, ma immaginiamo cosa sarebbe stato se quest’ultima non ci fosse stata. All’inizio della pandemia c’è stato uno sbando proprio perché non c’era nessun collegamento con la scuola. In quella bufera è stato rilevante avere almeno un collegamento con la scuola, presente con strumenti inediti”.
Scuola caparbiamente in presenza
Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha partecipato ad un evento online dell’università Bocconi. “La scuola – ha aggiunto – vuole essere caparbiamente in presenza: possono esserci esercizi di attività a distanza o integrata e surrogatoria, ma solo per tempi molto brevi”.
“Abbiamo più volte sostenuto la necessità e l’urgenza di una semplificazione delle regole su Dad, tamponi e quarantene nelle scuole. Gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Istruzione offrono lo spaccato di un sistema scolastico ancora in affanno, con dati relativi a contagi, Dad e Didattica Digitale Integrata più che raddoppiati rispetto alla settimana precedente, in particolare nel primo ciclo e con significative sofferenze in molte regioni”.
La misura è colma
Lo dice all’Adnkronos Paolino Marotta, presidente dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici che aggiunge: “Dalle anticipazioni che circolano nelle ultime ore il Cdm convocato per il pomeriggio di oggi dovrebbe licenziare un alleggerimento delle norme. Ce lo auguriamo perché la misura è colma”.
“Ci sembra che le misure annunciate vadano nella giusta direzione – prosegue – Prevedono per la primaria la Dad solo in presenza di almeno tre casi (come già avviene per le scuole secondarie), una diminuzione dei giorni di quarantena per vaccinati e guariti e il rientro a scuola senza il certificato della Asl o del medico di famiglia. Solo per gli alunni non vaccinati rimarrebbe in vita la quarantena di dieci giorni consecutivi (con annessa didattica on line da casa) e tampone negativo al rientro. Altra modifica che salutiamo con soddisfazione – conclude il sindacalista – è l’eliminazione degli screening che vengono fatti in alcune scuole sentinella con tamponi salivari che, al di là della scarsa affidabilità, costituiscono una grande perdita di tempo”.