Rinnovo contratto scuola: quanto troveranno docenti e Ata di aumento in busta paga?
Nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’ufficialità inerente il rinnovo del contratto scuola e soprattutto una definizione dell’importo che il personale scolastico troverà in busta paga sotto forma di aumento. Dopo una lunga attesa, di più di due anni da quando è avvenuta la firma del “Patto per la Scuola”, il rinnovo del contratto per il personale scolastico sembra vicino a una concretizzazione importante.
Valorizzazione del personale docente
Si tratta di un passaggio fondamentale verso quella valorizzazione del personale docente sempre sbandierata dall’attuale ministero dell’istruzione, ma che per il momento nei fatti ha visto pochi passaggi concreti. Il Ministero sembra intenzionato ad accontentare, sia pur con cifre risicate, i sindacati nella richiesta di assicurare al personale scolastico un rinnovo che comprenda un aumento a tre cifre.
L’aumento riguarderà sia gli insegnanti che il Personale Ata. Questa settimana sarà decisiva in questo senso, considerato che domani pomeriggio è in programma un incontro organizzato dal ministro dell’Istruzione illustrerà con le forze sindacali per mettere nero su bianco l’atto di indirizzo del nuovo CCNL.
Bonus di 200 milioni di euro
Il Ministero, per convincere i sindacati a sottoscrivere l’accordo, ha pronto un bonus di 200 milioni di euro che si andrebbero ad aggiungere, ex novo con il prossimo scostamento di bilancio, a quelli già previsti per rinnovare il contratto 2019-2021.
Questo porterebbe la cifra complessiva messa a disposizione dal Governo a circa 3,7 miliardi. Una somma utile a raggiungere quel traguardo minimo di 107 euro lordi mensili in più. Per la scuola ci sarebbe una dotazione di almeno 2 miliardi. Una cifra che può contare inoltre su altri 300 milioni per valorizzare il lavoro degli insegnanti.
L’aumento reale in busta paga
In cosa si traduce tutto ciò per la busta paga dei docenti? Al momento si può contare su 87 euro lordi compresi di elemento perequativo da 11,5 euro medi. A questi si devono aggiungere i fondi della Legge di Bilancio, cosa che porterebbe il totale a 100-105 euro lordi mensili.
Bisogna poi considerare i 200 milioni di euro una tantum per il 2022. Questo porterebbe gli aumenti medi lordi mensili a 120-125. Poi dal 2023 si tornerebbe a 100-105, a meno di ulteriori stanziamenti. I sindacati dovrebbero approvare questa risoluzione, nonostante sia comunque molto lontana da quella richiesta da sindacati come Anief, che richiedevano la necessità di un aumento per ogni docente addirittura di 300 euro mensili.
Buonasera sono andato in pensione a settembre 2020 .col nuovo contratto ci rientriamo anche noi.grazie
Cosa c’entra la pensione con il rinnovo CCNL?!? 🙄
C’entrano, centrano anche i pensionati! Coloro che erano in servizio nel periodo 2019-2021 (periodo oggetto delrinnovo contrattuale) hanno diritto agli arretrati. Inoltre il lieve aumento anche dei contributi versati determina seppur minimo, un aumento della pensione che verrà ricalcolata.