Aumento stipendio docenti: arriva la delusione dal rinnovo contratto scuola
Il nuovo contratto scuola avrebbe dovuto portare in dotazione un significativo aumento degli stipendi, almeno nelle intenzioni iniziali e in base alle richieste fatte dai sindacati. L’aumento ci sarà, ma non sarà significativo come le parti coinvolte avrebbero auspicato.
Poche risorse a disposizione
Le poche risorse a disposizione, però, sono un elemento con cui inevitabilmente sarà necessario confrontarsi, e di cui fare necessità virtù. “L’atto di indirizzo è aperto e flessibile ma mancano i presupposti. Ovvero, mancano le risorse”, ha detto ad Orizzonte Scuola Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.
“Occorre un vero e proprio cambio di passo col riconoscimento del ruolo decisivo svolto dal personale scolastico per la qualità di un processo educativo da sostenere anche attraverso il pieno coinvolgimento dell’intera comunità scolastica e promuovendo concrete misure di valorizzazione delle professionalità“, dice Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola.
Delusione per il personale scolastico
Le cifre che finiranno in busta paga per il personale scolastico, alla fine, saranno quelle ormai note e messe sul piatto dal Governo, che alla fine dovranno essere accettate dai sindacati. Si parte dagli 87 euro lordi compresi di elemento perequativo da 11,5 euro medi. Con l’aggiunta dei fondi della Legge di Bilancio si salirebbe a 100-105 euro lordi mensili. Ben lontani dai 300 euro di aumento auspicati dai sindacati come Anief. Cifra che era apparsa da subito utopistica, ma alla quale ci si augurava di potersi avvicinare.
Ci sono poi i 200 milioni di euro una tantum per il 2022, che consente di alzare gli aumenti medi lordi mensili fino a 120-125, poi dal 2023 si arriverebbe a 100-105.
“Attualmente parliamo di un aumento intorno al 4% che, non solo non basta a colmare il divario con il resto dei dipendenti del pubblico impiego, ma che tra un anno – avverte Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Fgu-Gilda degli Insegnanti – sarà già del tutto eroso dall’inflazione prevista al 5%”.
Sono un docente ,da poco in pensione. Ebbene per 40 anni, ovvero ad ogni rinnovo contrattuale, tutti i politici del momento, dicevano che gli stipendi degli insegnanti era bassi. Ad ogni rinnovo, non si trovavano i fondi . Gli aumenti variavano dalle 80.000 lire agli 80 € con il benestare dei sindacati. È scandaloso.
Dopo 42 anni di scuola vi assicuro che è meglio prendere quello che offrono se no si rischia di saltare anche quello che propongono. é già successo (saltò lo scatto di anzianità)