Lavoratore non vaccinato sospeso: bisogna restituire tutti gli stipendi, lo dice il Tar
Una sentenza del TAR del Lazio sconfessa le indicazioni ministeriali sul tema del vaccino obbligatorio e delle conseguenti sanzioni da applicare, a cominciare dalla sospensione dello stipendio per il periodo in cui il lavoratore viene sospeso dalla sua attività lavorativa. Ai lavoratori non vaccinati sospesi finora, della scuola ma in generale della pubblica amministrazione, finora è sempre stata sospesa sia retribuzione che assegno alimentare.
Annullamento del provvedimento
La decisione del TAR del Lazio è arrivata in merito al ricorso proposto da un lavoratore come difeso dal proprio legale, contro il Ministero della Giustizia, per chiedere l’annullamento del provvedimento di sospensione dal servizio e dalla retribuzione fino alla comunicazione dell’avvio o del completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo.
Secondo i giudici “considerato che il ricorso, prospettando in sostanza profili di illegittimità costituzionale della normativa concernente l’obbligo, per determinate categorie di personale in regime d’impiego di diritto pubblico, di certificazione vaccinale ai fini dell’ammissione allo svolgimento della prestazione lavorativa, richiede adeguato approfondimento nella sede propria collegiale; Ritenuto che, in relazione alla privazione della retribuzione e quindi alla fonte di sostegno delle esigenze fondamentali di vita, sussistono profili di pregiudizio grave e irreparabile, tali da non tollerare il differimento della misura cautelare sino all’esame collegiale” la conseguenza è che il tribunale “accoglie l’istanza di misura cautelare monocratica sino all’esame collegiale, limitatamente alla disposta sospensione del trattamento retributivo”.
Restituire tutti gli arretrati
Una sentenza che sicuramente costituirà un precedente importante e che apre la strada a tutta una serie di ricorsi da parte di tutti coloro i quali finora sono stati sospesi dal lavoro e dal percepire lo stipendio. E che adesso potranno vedersi restituire tutti gli arretrati. Un ennesimo segnale che la severità nei confronti dei non vaccinati sta calando, anche in virtù della sensazione di una minore emergenza dal punto di vista pandemico.