Aggiornamento Gps: così migliaia di neolaureati accederanno all’insegnamento
Resta ancora in ghiaccio la questione relativa all’aggiornamento delle Graduatorie per le supplenze (che comprenderebbe anche i nuovi inserimenti) nel 2022 o nel 2023. Governo e sindacati si sono confrontati e hanno manifestato le loro intenzioni e i loro punti di vista, diametralmente opposti.
Perchè rimandare al 2023
Semplificando, il ministero vorrebbe rimandare al 2023 per avere il tempo di varare il nuovo regolamento, sindacati e forze politiche spingono per aggiornare, come da programma, già nel 2022 confermando momentaneamente l’attuale regolamento, per non impedire a qualcosa come 700mila precari di inserire i nuovi titoli acquisiti e ad altri candidati di accedere per la prima volta in graduatoria.
Al momento nessuna decisione è stata presa, e per sbloccare la situazione servirà un accordo politico tra le forze di maggioranza. Accordo che al momento non c’è. Il Ministero dell’Istruzione sarebbe anche disposto a fare marcia indietro, ma prima servono garanzie circa lo strumento normativo per permettere l’aggiornamento e i nuovi inserimenti nel 2022.
Si punta tutto sul decreto milleproroghe
Si punterà sul decreto Milleproroghe, con la possibilità di intervenire sull’emendamento presentato dalla deputata di Forza Italia, Valentina Aprea, da parte del Ministero.
I tempi stringono, perchè l’obiettivo dovrebbe essere quello di provvedere a nuovo inserimento e aggiornamento in primavera.
La strada più breve è quella che porta alla proroga del regolamento precedente relativo alle Gps. Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama è ottimista: “Si va quindi verso la proroga di fatto dell’ordinanza ministeriale 60/2020, nel senso di farla valere anche per il primo rinnovo delle Gps nelle more dell’iter per l’emanazione del nuovo regolamento, prendendo atto che anche per il permanere dell’emergenza pandemica non resta che continuare a utilizzare lo strumento attuale”.
Un aggiornamento irrinunciabile
Pittoni sostiene che “tutti gli insegnanti potranno così aggiornare il loro punteggio in relazione al servizio svolto nell’ultimo biennio. Via libera agli spostamenti da una provincia all’altra, con l’effetto non trascurabile di innalzare la qualità del servizio scolastico favorendo la mobilità di chi è maggiormente titolato”. Dunque, “migliaia di giovani laureatisi negli ultimi due anni avranno la possibilità di accedere all’insegnamento senza ricorrere alla Messa a disposizione (Mad), che – conclude Pittoni – dovrebbe essere solo residuale“.
La segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi è sicura: “L’aggiornamento delle GPS ci sarà e le domande potranno essere inviate tra meno di due mesi”.
Rossano Sasso ha dichiarato in esclusiva alla Tecnica della Scuola: “Siamo vicini al traguardo, è un diritto, non è un regalo che il Ministero concede. Sono decine di migliaia di insegnanti che devono inserirsi la prima volta o che devono aggiornare la propria posizione o devono cambiare provincia. Contiamo in tempi brevi di consentire a tutti questi lavoratori della scuola di poter usufruire di questa chance favorevole”.