Rinnovo contratto scuola: via al 2,5% di Tfr, si recuperano 21mila€ a docente
In attesa dell’ufficialità, è ormai evidente che l’importo dell’aumento degli stipendi del personale scuola sarà limitato al minimo richiesto, vale a dire quell’importo a tre cifre sotto il quale i sindacati non sarebbero mai andati. Si tratta però di un importo che impedisce di adeguare gli stipendi dei docenti e del personale scolastico in generale al costo della vita ed equipararli a quelli dei colleghi della pubblica amministrazione.
Il budget del Governo
Archiviata qualunque speranza che il budget messo a disposizione dal Governo per gli aumenti non potrà essere aumentato, i sindacati cercano altre soluzioni per fare in modo che nelle tasche del personale scolastico arrivino cifre adeguate alle necessità del caro vita attuale.
Anief sottolinea la necessità di adeguare gli stipendi agli ultimi aumenti, come il caro bollette a due cifre. In tutto ciò il rinnovo contrattuale andrà a recuperare non oltre il 4% lasciano gli stipendi dei dipendenti pubblici in una condizione di ritardo imbarazzante rispetto all’inflazione.
Abolire il Tfr
A pesare sull’impoverimento del lavoratore statale è anche la crisi energetica che ha portato i costi alle stelle, a partire dal gasolio per autotrazione aumentato del 22% rispetto a un anno fa. “Senza risorse, occorre rivedere il contratto e gli accordi sbagliati, introdurre tre indennità di sede, incarico e rischio biologico, ma anche andare ad alzare il ‘netto’ della busta paga che va ai lavoratori cambiando le aliquote fiscali e andando anche ad abolire la trattenuta mensile del TFR pari al 2,5%, esattamente come avviene per i lavoratori del settore privato. Basta discriminazioni”, dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“Di fronte a un disavanzo così evidente del potere d’acquisto dei lavoratori del pubblico impiego, ad iniziare da quelli della Scuola, con la prospettiva di non andare oltre i 107 euro medi di incremento a dipendente, è giusto che a distanza di oltre 20 anni si elimini la trattenuta del Tfr. Parliamo di cifre importanti: su uno stipendio medio di 1.500 euro, la trattenuta per tutta la vita lavorativa del 2,5% porta infatti alla sottrazione di qualcosa come 21mila euro complessivi. Ridiamole a chi ne è destinatario, ancora di più adesso che ne ha estremo bisogno”, conclude Pacifico.
Voi sindacati parlate organizzate scioperi ma non si arriva mai ad una conclusione a favore degli impiegati della scuola. Siamo ridotti alla fame non si riesce più ad arrivare a fine mese e ancora continuate a parlare di contratto senza mai arrivare ad un accordo, vergognaAAAAAaaaaa.
Fate presto e cercate di mettere in tasca qualche soldo in più per noi e per le nostre famiglie.
Io coll scolastico non arrivo neanche alla terza settimana del mese e da 21 anni che lavoro a scuola ma voi sindacati fate pietà parlate parlate ma alla conclusione la realtà è dura per noi
Sono 2 anni e ancora non vediamo nulla poi si pstlasolo degli. Docenti ma noi del A. T. A mai siamo gli scarti ma senza di noi voi docenti siete nulla. Perciò fate presto con questo contratto ho aspettate le elezioni delle R. S. U Ci avete stufati tutti voi
Vergognatevi di pagare gli insegnanti in questo modo miserevole senza dignità. Ogni qual volta che l’Italia si trova di fronte ad un’emergenza ecco spuntare improvvisamente dei fondi di aiuto.. Ci sono fondi per qualunque cosa.. Tranne che per i docenti italiani. Uno stato che riserva un simile trattamento economico a chi è dedito alla formazione è uno stato FALLITO