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Personale Ata: rivoluzione nel nuovo contratto con lavoro agile e smart working

Potrebbero esserci importanti novità per quel che concerne il contratto e le modalità lavorative del personale ATA. Infatti in base alla bozza di indirizzo su cui si fonda il rinnovo contrattuale, potrebbe arrivare a breve l’introduzione del lavoro agile. Ora la vera sfida sarà arrivare a una versione definitiva di un testo che dia garanzie al lavoratore garantendo al tempo stesso l’affidabilità del servizio svolto.

La Bozza dell’atto di indirizzo

“Per quanto riguarda il personale Ata il lavoro da remoto e il lavoro agile dovranno qualificarsi come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa da parte dei dipendenti, nell’ambito del piano di attività di cui all’art 6. Co.2 lett. h del Ccnl 2006-2009, anche al fine di migliorare la condizione lavorativa, l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, l’innovazione organizzativa e la qualità del servizio, in alternanza con il lavoro in presenza, laddove sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità.

Il contratto disciplinerà le modalità della prestazione con particolare riguardo ai diritti e alle relazioni sindacali, alla formazione specifica, alla predisposizione e utilizzo dei dispositivi, della salute e sicurezza, del tempo di lavoro e di reperibilità, del diritto alla disconnessione, dei rientri, e di tutti gli altri aspetti del rapporto di lavoro che esigono adattamenti in caso di lavoro eseguito non in presenza.”

La sfida nel contratto da scrivere

Lo scopo dell’introduzione del lavoro agile per il personale ata è affiancare questa modalità a quella in presenza. In modo quindi che non sia una tipologia di lavoro in esclusiva ma affiancato a quello in presenza.

La difficoltà è proprio questa: riuscire a mettere a punto una organizzazione affidabile che riesca a garantire questa modalità senza comportare interruzioni o difficoltà al servizio. L’obiettivo del contratto sarà quello di riuscire a tutelare i vari aspetti e sfaccettature dello smart working. Se si riuscirà a far quadrare orario di lavoro, pause, tecnologia e sicurezza dell’ambiente di lavoro, unendole al diritto di conciliare vita lavorativa e privata, la sfida potrà considerarsi vinta.