Graduatorie, Gps e supplenze

Aggiornamento Gps: bocciata la proroga, che succede ora?

Nuovo capitolo relativo all’aggiornamento GPS, che prevede l’inserimento di nuovi titoli per chi è già iscritto e l’ingresso in graduatoria per chi ancora non è presente. Si fa sempre più strada la possibilità che aggiornamento e nuovi inserimenti possano arrivare già nel 2022, al contrario di quanto proposto dal ministero che propendeva per il rinvio al 2023.

Soddisfazione dei sindacati

L’emendamento riformulato a firma della deputata Valentina Aprea (Forza Italia), che prevedeva la proroga, è stato respinto. Questo lascia ben sperare circa la possibilità di un aggiornamento delle graduatorie per le supplenze già per quest’anno, come richiesto a molte forze politiche e soprattutto dai sindacati, preoccupati per la paralisi che coinvolgerebbe centinaia di migliaia di precari.

La riformulazione dell’emendamento prevedeva ancora la proroga dell’aggiornamento Gps, previsto per il 2022, in primavera o al più tardi in estate. La riformulazione non ha ottenuto il sì dell’attuale maggioranza di governo. Una circostanza non prevista, se si considera che l’emendamento stesso era comprensivo della riformulazione ratificata dall’attuale Governo.

Il testo dell’emendamento

Fatto sta che per il momento l’emendamento è stato respinto. Ora le possibilità sono due: che venga confermato l’aggiornamento Gps per il 2022, come inizialmente previsto e come richiesto dai sindacati, oppure che l’emendamento possa ripresentarsi sotto forma di ulteriore norma in un futuro provvedimento.

L’emendamento recitava che “il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento… già aggiornate per il triennio 2019/2020-2021/2022, è prorogato all’anno scolastico 2022/2023 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie di istituto… sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024”.

La bocciatura dell’emendamento lascia pensare che si procederà all’aggiornamento, come inizialmente previsto, già nel 2022, per la soddisfazione dei sindacati e dei precari coinvolti nell’aggiornamento.