Rinvio Gps e Gae al 2023: aggiornamento nel più breve tempo possibile
L’aggiornamento delle Gps si farà nel 2022. Lo assicura il leader di Anief, Marcello Pacifico, nel corso di un’intervista a Orizzonte Scuola. Il sindacalista spiega anche cosa è accaduto e cosa ha impedito di annunciare già da subito il rinnovo per il 2022. Ma ha anche assicurato che nessun problema sarà tanto insormontabile da costringere a rimandare al 2023.
GaE triennali e GPS biennali
Pacifico spiega che “la norma prevede che le GaE siano triennali e le GPS siano biennali; il Ministero dell’Istruzione, col favore di alcuni, voleva prorogare di un anno la riapertura delle GPS e conseguentemente inviare di un anno anche la riapertura delle GaE, ma la maggioranza fortunatamente, lo ribadisco, si è spaccata. Noi abbiamo sempre ribadito la necessità di rispettare le aspettative. Quindi ci sono alcune difficoltà burocratiche, ma l’amministrazione deve fare in modo di emanare gli atti conseguenti e fare questo aggiornamento nel più breve tempo possibile”.
Altro tema delicato quello del precariato: “grazie all’operato del sindacato, che ha portato alla raccomandazione del 2021 del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, il Governo è stato costretto a inserire dentro il PNR il problema del reclutamento dei precari: c’è scritto che l’Italia deve rispondere all’Europa entro il 2022 sulla questione del precariato. Quindi entro dicembre di quest’anno ci deve essere una riforma ordinaria che elimini la supplentite. Ci batteremo sempre per la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo”.
Mobilità e contratto scuola
Sempre in bilico l’accordo sulla mobilità, che spacca anche i sindacati. Pacifico è convinto che “bisogna contemperare il diritto alla famiglia col diritto al lavoro, sembra tanto difficile ma ci sono colleghi che da anni lavorano lontano, altri che vengono immessi in ruolo lontano da casa, e non si capisce perché, quando i posti sono vacanti e disponibili e viene chiamato un supplente in quel posto, si debba negare il diritto alla costruzione di una famiglia al collega che è entrato di ruolo”.
C’è poi da capire che direzione prenderà il rinnovo del contratto scuola, cui si lega a doppio filo la vicenda inerente gli aumenti in busta paga per il personale scolastico: “Grazie a un emendamento che abbiamo presentato – ha continuato il sindacalista – nella legge di bilancio è garantito a 3mila insegnanti che lavorano nelle piccole isole un’indennità di mille euro; per come era stato scritto da noi, l’emendamento chiedeva però di estendere questa indennità a tutti coloro che lavorano lontano da casa”.