Assunzione di 30mila precari entro giugno: ne restano fuori altri 170mila
Il nuovo concorso straordinario che entro il 15 giugno consentirà l’immissione in ruolo di 30mila precari costituisce sicuramente un passo in vacanti da parte del Governo verso la risoluzione del problema della supplentite, ma certo non si può considerare una soluzione definitiva. Basta considerare che proprio 30mila sono i docenti che ogni anno mediamente vanno in pensione e che dovrebbero essere sostituiti, per capire che il deficit di personale a carico della scuola è ancora enorme.
Un docente precario ogni quattro in servizio
Dunque i precari assunti con un nuova procedura accelerata non bastano a risolvere la l’alto numero di supplenze nelle nostre scuole, con un docente precario ogni quattro in servizio: lo dice Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, commentando l’emendamento al decreto Milleproroghe approvato dalle Commissioni del Senato.
“Le soluzioni prese – ha detto il sindacalista all’agenzia Teleborsa – non servono a risolvere il problema del precariato, perché certamente, permetteranno l’assunzione di 30mila precari, ma solo se si adotterà un sistema di assunzione semplificato, anche rispetto alla prova, e questa prova non escluderà i candidati che da anni insegnano nelle nostre scuole”.
Cancellare i 200mila supplenti annuali
Secondo il leader dell’Anief, inoltre, per cancellare una volta per tutte i 200mila supplenti annuali che vengono chiamati tra settembre e dicembre “serve un sistema che porti, attraverso il doppio canale di reclutamento, all’assunzione di tutti i precari: il 50 per cento dalle graduatorie di merito, il 50 per cento dalle graduatorie per le supplenze senza limiti e senza vincoli, per poter così finalmente dare merito a quei precari che devono essere rispettati anche con il contratto, con una parità di trattamento a livello giuridico ed a livello economico”, conclude Pacifico.
L’annuncio del ministro Bianchi
“Ora bisogna mantenere la cadenza annuale dei concorsi, perché i nostri insegnanti hanno un’età accentuata. Entro giugno avremo la norma sul reclutamento dei docenti”. Lo ha confermato Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, a margine dell’incontro a Bologna sull’educazione dei bambini tra zero e sei anni con la commissaria europea all’Istruzione, Mariya Gabriel, e con i ministri dell’Istruzione di Slovenia, Cipro, Slovenia, Francia e con il sottosegretario all’Istruzione della Spagna. “Lo scorso febbraio abbiamo messo in movimento quello che ci si attendeva – ha proseguito Bianchi – Abbiamo fatto un concorso straordinario assumendo 60mila docenti, poi la parte delle scuole secondarie che riguarda la Stem e ora con il concorso ordinario completiamo l’opera”.
Non si capisce ancora se gli arretrati arriveranno nel cedolino di marzo 2022.