Concorso ordinario scuola secondaria 2022: come prepararsi
E’ virtualmente iniziato il conto alla rovescia verso l’avvio del tanto atteso concorso ordinario scuola secondaria 2022 primo e secondo grado. Un concorso atteso due anni e che adesso vive il paradosso di un annuncio che è arrivato forse troppo a ridosso delle prove stesse, dando ai candidati poco tempo per capire cosa studiare e farlo al meglio.
Annuncio a ridosso della prova
Il 14 marzo è previsto l’avvio delle prove scritte, secondo il calendario pubblicato dal Ministero. Il concorso non sarà aperto a nuovi iscritti oltre quelli che hanno già presentato domanda in occasione dell’uscita del bando di due anni fa. I tempi ristretti impediscono anche di cambiare regione o classi di concorso scelte.
Cosa portare il giorno della prova
- mascherina ffp2
- documento di riconoscimento in corso di validità
- codice fiscale
- ricevuta di versamento del contributo di segreteria
- green pass
Il pagamento della tassa di iscrizione
Per partecipare al concorso, tutti i candidati hanno dovuto versare la tassa relativa. A distanza di due anni si potrebbe avere difficoltà a dimostrarne il pagamento, che all’epoca poteva essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario oppure attraverso il sistema «Pago In Rete». Accedendo area personale, riuscirete a trovare la ricevuta dei pagamenti effettuati.
Le modalità di partecipazione al concorso
Il bando di due anni fa recitava che “ciascun candidato può concorrere in una sola regione e per una sola classe di concorso, distintamente per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonchè per le distinte e relative procedure sul sostegno.”
Questo significa che ogni candidato, se in possesso dei requisiti poteva presentare domanda per massimo quattro procedure: una classe di concorso per la secondaria di II grado, una classe di concorso per la secondaria di I grado, due procedure per il sostegno di primo e secondo grado, se in possesso del relativo titolo di specializzazione.
Un concorso in pandemia con contagi ancora alti. Da studiare tutto lo scibile. Non si vuole risolvere il grave problema degli insegnanti precari soggetti alla reiterazione dei contratti a termine, sanzionato dalla legge europea n. 70 del 99 .