Concorso straordinario 2022: scopri se puoi partecipare, c’è tempo fino al 15 giugno
Il ministero ha preferito mantenersi largo sulla scadenza del nuovo concorso straordinario. L’annuncio che la prova disciplinare si svolgerà entro il 15 giugno 2022 consentirà di completare tutto l’iter burocratico necessario, senza correre il rischio di dover ricorrere poi a cambi di programma in corsa che dopo i due anni di assenza di procedure la scuola italiana non può proprio permettersi. Al tempo stesso, si darà ampio margine per la preparazione ai candidati, evitando le polemiche che stanno riguardando ad esempio il concorso ordinario per la secondaria, annunciato a poche settimane dal via.
Incontro con i sindacati, poi il Cspi
I prossimi passaggi prevedono un incontro con i sindacati per l’approvazione definitiva della norma, in modo da preparare la bozza di concorso e trasmetterla per il parere non vincolante al Cspi.
La data del 15 giugno 2022 del resto non può essere disattesa se si vuole rispettare il programma che prevede l’accesso dei vincitori al percorso di formazione e all’anno di formazione e prova da sostenere con incarico a tempo determinato, in modo da accedere al ruolo dal 1° settembre 2023.
I requisiti di accesso
La procedura è riservata ai docenti non assunti da GPS/elenchi aggiuntivi 2021/22 (chi ha partecipato alla procedura ma non è stato assunto può partecipare), ai docenti che abbiano svolto, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione, tre annualità di servizio nelle scuole statali (valutate come tali ai sensi dell’articolo 11/14 delle legge n. 124/99), anche non consecutive, negli ultimi cinque anni, di cui una specifica, ossia prestata nella classe di concorso per cui si partecipa.
Per partecipare è necessario vantare l’anno di servizio specifico per la classe di concorso per cui si partecipa, valido se svolto nella scuola statale, anche in gradi di scuola diversa o su eventualmente posto di sostegno.
Come valutare l’annualità
L’annualità deve comprendere almeno 180 giorni nell’anno scolastico o un servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale
Nei cinque anni da considerare dovrebbe essere compreso anche il 2021/22, ma solo il bando definitivo chiarirà questa circostanza. Le tre annualità considerate potranno non essere consecutive, potranno essere svolte su classi di concorso diverse (anche su posto di sostegno), purché una delle tre sia specifica per la classe di concorso oggetto del concorso. Ogni annualità potrà essere raggiunta sommando anche supplenze brevi. Il criterio da considerare è sempre quello del raggiungimento dei 180 giorni di servizio, o del servizio continuativo dal primo febbraio agli scrutini.