Prove suppletive concorso ordinario infanzia e primaria: accolto il ricorso, si faranno
In merito al delicato tema delle prove suppletive del concorso ordinario infanzia e primaria, arriva una importante sentenza del TAR Lazio che dà ragione ai ricorrenti patrocinati dalla FLC CGIL. Secondo la sentenza del Tar, hanno diritto alla partecipazione alle prove suppletive i candidati che impossibilitati dal covid e delle norme anti contagio non avevano potuto parteciparvi.
La sentenza del Tar Lazio
Si tratta di un’importante presa di posizione da parte del TAR Lazio che ha dunque adottato due ordinanze che accolgono la richiesta di sospensiva avanzata dai ricorrenti. La conseguenza è che avranno diritto ad accedere alle prove suppletive del concorso ordinario per infanzia e primaria. Adesso la palla passa al ministero che dovrà procedere alla loro calendarizzazione.
Non è la prima volta che con ordinanze, come già avvenuto per altri concorsi, il TAR intima al Ministero di provvedere all’effettuazione delle prove.
Documenti attestanti l’impossibilità di partecipare alle prove
Per essere ammessi a dette prove suppletive, gli interessati-ricorrenti dovranno essere in possesso dei documenti giustificativi attestanti l’impossibilità di poter partecipare alle prove nei giorni che erano stati calendarizzati dall’Amministrazione (dicembre 2021). L’Ufficio Legale Nazionale ha già notificato le Ordinanze all’Amministrazione affinché provveda, in tempi brevi, a dare esecuzione alla stesse. Tuttavia è opportuno che ciascun ricorrente provveda ad inviare l’Ordinanza all’USR di appartenenza chiedendo di essere ammesso alla prova suppletiva (detta email dovrà essere poi conservata).
Una buona notizia per tutti coloro i quali, non per loro volontà, non avevano potuto prendere parte al concorso ordinario e che invece adesso potranno farlo, non appena verranno calendarizzate le prove suppletive. Una notizia che fa il paio con la serie di procedure concorsuali che il ministero sta sbloccando in queste settimane e che lasciano ben sperare verso un graduale ritorno alla normalità, con la speranza che il calo dei contagi non renda più necessario ricorrere alle prove suppletive per Covid in futuro.